martedì 1 novembre 2011

Dieci zoodialoghi coniugali (riflessione)

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È opinione diffusa che l’istituto famigliare si incontri solamente presso gli uccelli e alcuni specie di mammiferi. Da ciò si deduce che questo istituto sia indice di un superiore grado evolutivo, o meglio alcune religioni è ideologie hanno preteso di trarre questa conseguenza dall’apparente somiglianza della famiglia umana con certe associazioni animali volte alla conservazione della specie. Anche ammettendo la correttezza di questa interpretazione, va osservato che:
• la famiglia è, anche per l’uomo, solo una delle forme associative “inventate” dall’evoluzione a salvaguardia della specie,
• forme che noi giudichiamo simili alla famiglia si riscontrano anche in gruppi animali tassonomicamente assai lontani dai vertebrati, per esempio tra gli insetti (scarabei con profughi, imenotteri aculeati…),
• animali a noi evolutivamente prossimi non basano le loro forme associative sulla famiglia,
• la maggior parte delle specie viventi, anche quelle sessuate, limita l’attività sessuale allo stretto atto riproduttivo,
• le analogie che talora c’è piacere riscontrare tra comportamenti umani e animali ha per lo più come discriminante la accentuata culturalità dei primi.

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