domenica 13 novembre 2011

Raffica di postini

[V-480]
Mi è difficile contenere entro concetti esprimibili a parole una consapevolezza, direi olistica, forse impenetrabile all’analisi, anche se proprio l’analisi mi appare come lo strumento più idoneo a rilevarla. L’analisi scompone, porta cioè alla luce i componenti, che però nell’esperienza si presentano come uniti.

2 commenti:

Aldo Brancacci ha detto...

L'analisi e l'unità sono in effetti in un rapporto circolare. Se si presuppone l'unità, l'analisi non può che essere strumento di accostamento progressivo e parziale a un oggetto inesauribile, e questo per definizione (di entrambi i termini). Ma anche se non si presuppone l'unità, l'analisi, esercitata con onestà intellettuale, e con una certa intelligenza, porta a vedersi progressivamente costituiti un oggetto e una trama di rapporti sempre al di là di quanto se ne intende e comprende. E' un'aporia? Non so, è piuttosto la struttura stessa (o la rifrazione) della vita.

Rigobaldo ha detto...

Analizzare per comporre, comporre per analizzare, disse un tale...

Cordialità,