[Dialogante 2] E a questo punto vi siete fermati.
[Dialogante 1] No, mi sono fermato io a relazionare sull’incontro,
perché ho avuto l’impressione di aver toccato un punto nodale.
[Dialogante 2] Per testarne la forza occorrerà lasciarlo
agire per qualche tempo da solo. Le convalide non possono che giungere dall’esterno.
[Dialogante 1] Qualche volta si producono anche dall’interno,
come nel caso della consequentia
mirabilis.
[Dialogante 2] È poco probabile che sia questo il caso…
[Dialogante 1] …a favore del quale parla il suo prodursi del
suo pensiero emergente, cioè non
localizzabile con precisione.
[Dialogante 2] Comunque hai ragione quando dici che è bene
lasciarlo riposare un poco, o meglio lasciarlo agire per proprio conto…
[Dialogante 1] … tanto più che c’è dell’altro da riferire.
[Dialogante 2] Dai, sputa!
[Dialogante 1] Abbiamo visto che i contenuti di qualsiasi
tipo sono culturali; che lo sono perfino quelli inter – o transculturali; che
di conseguenza non appartengono al pensiero metaculturale; che tra gli stili di
pensiero vi è anche quello metaculturale, ma che non siamo in grado di
definirlo, non almeno a livello che ci interessa per un corso di base. Abbiamo
allora riflettuto e discusso sul fatto che non riuscivamo a delimitare una
categoria specifica del pensiero metaculturale.
[Dialogante 2] Ma un pensiero senza un contenuto è un
controsenso. Tanto più è insensato un corso incentrato su un pensiero senza
contenuto. E allora?
[Dialogante 1] Per la seconda volta in un pomeriggio ci ha
tirato d’impaccio il ‘pensiero emergente’.
[Dialogante 2] E quale?
[Dialogante 1] Visto che il problema si faceva sempre più
acuto, abbiamo scelto come ‘contenuto’ del pensiero metaculturale appunto
LA PROBLEMATIZZAZIONE DEL PENSIERO
[Dialogante 2] Spiegati meglio.
[Dialogante 1] Possiamo immaginare il pensiero – ma si
tratta di una semplificazione provvisoria e di comodo – come composto di unità
concettuali tenute assieme da flessibili strutture di collegamento – analoghe
alle aristoteliche particelle ‘sincategorematiche’.
Ebbene sia le unità concettuali – ‘categorematiche’ per Aristotele – sia quelle
‘sincategorematiche’. Perderebbero, in questa visione la loro solidità e
diverebbero ipotetiche, indimostrabili una volta per tutte e valide soltanto
entro UCL definiti e dichiarati.
[Dialogante 2] Una chiara derivazione da IMC.
[Dialogante 1] Certamente, e non poteva essere diversamente.
Tipicamente metaculturale è infatti il percorso circolare che da un problema ha
fatto nascere come suo contenuto il problema stesso.
Nessun commento:
Posta un commento