[Dialogante 2] Forse è il momento di aprire
ancora una parentesi.
[Dialogante 1] Questa volta tocca a te.
[Dialogante 2] La dottoressa che mi fa le flebo
ha un figlioletto di cinque anni, Antonio, gentile e giudizioso, cui ho
mostrato alcuni coleotteri della collezione. Avendolo visto incuriosito e
desideroso di saperne di più, ho pensato di regalargli una scatoletta con una
dozzina di esemplari di varie specie. Lui mi ha domandato se li avevo presi
tutti assieme. E io gli ho risposto che no, li avevo preso in luoghi e tempi
diversi.
“Allora
perché li hai messi assieme?”
“Per
darli a te”.
“Se non
si conoscono neppure!”
“Se è
per questo, non fanno parte nemmeno di una stessa famiglia!”
“Allora
questo –e accenna al più grande, un Cervo
volante– non è il papà e questa –una Cetonia–
la mamma?
[Dialogante 1] I segnali che ci vengono dalle
cose li interpretiamo in base a ciò che conosciamo. Antonio non ha fatto che
adottare i concetti di cui aveva competenza.
[Dialogante 2] E noi non facciamo lo stesso? Poi
sistemiamo le cose come ci hanno detto di fare.
[Dialogante 1] Antonio ha la sua scienza, noi la
nostra.
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