lunedì 21 febbraio 2011

... la pellicola più superficiale...



[47] Il vulcano islandese –di cui non riesco a ricordare né a pronunciare il nome– che qualche giorno fa* ha inondato di ceneri (il termine probabilmente è inappropriato) i cieli di mezza Europa, questo vulcano arcifotografato e ripreso dalle telecamere di tutto il mondo, pur senza causare vittime, ha prodotto ingenti danni all’economia di molti paesi che dipendono in gran parte dal commercio aereo. Ebbene, questo vulcano non sola si dimostra insensibile alle rimostranze che gli piovono da ogni parte, ma non sembra neppure disposto a impegnarsi per il prossimo futuro. È già molto se non chiamerà ad imitarlo i suoi fratelli innevati come lui, che alla devastazione del fuoco e delle cenere aggiungono quella dell’acqua di scioglimento, minacciando addirittura un innalzamento del livello dei mari.

Ma, si sa, eruzioni, terremoti, inondazioni o simili non si degnano neppure di avvisare del loro arrivo né della loro intensità, semplicemente perché non hanno nessuna considerazione per i colpiti, che dal canto loro si considerano invece i padroni di una cipolla di cui conoscono –seppure! – la pellicola più superficiale, quella che si sfoglia al primo contatto.

* Nota della Rigdazione: Il postino è stato scritto nell'ultima settimana di aprile 2010, anche se lo pubblichiamo adesso.

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