venerdì 25 febbraio 2011

Costruzione della pace?


[44] Certo non sarà chiaro al lettore in quale senso gli UCL (Universi Culturali Locali) e UMC (Universo Metaculturale) possano servire alla costruzione della pace. Non mi resta che pregarlo di avere ancora un poco di pazienza. Ritornerò in seguito sulle altre, più stringate definizioni di IMC (Ipotesi Metaculturale); qui vorrei subito accennare a qualche applicazione pratica dell’ipotesi, che è stata formulata proprio a questo scopo.

Possiamo pensare ogni nostra azione come conseguente a un progetto più o meno consapevole che, almeno in parte, potrebbe non dipender da noi in quanto individui ma dalla cultura (dall’UCL) di cui siamo partecipi. Perché queste decisioni prese sopra la nostra testa? IMC ci invita a renderci conto delle ragioni che ci spingono a compiere le nostre azioni, cioè a indagare sui loro antecedenti culturali. Altrettanto ci invita a renderci conto delle finalità, altrettanto culturali, per cui le compiamo. IMC si propone ciò di indagare sia su uno spazio che potremmo chiamare ‘esterno’ , o delle premesse, sia su uno ‘interno’ o delle conseguenze.

Questo per accrescere in noi sia la consapevolezza dei nostri atti, fisici e mentali, unitamente alla conoscenza, meta culturalmente riflessa, dell’UCL in cui e di cui viviamo. Le indagini non sono sempre facili per i condizionamenti imposti appunto dagli UCL, ma per alcune discipline –musica, attività grafico-pittoriche, composizione verbale– esistono e sono stati ampiamente sperimenti itinerari pedagogico-didattici di sicuro rendimento.

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