I frequentatori di questo oblò hanno già avuto occasione di leggere qualcuna delle ben 85 epistole composte da Boris tra Maggio e Ottobre 2009.
Si raggruppano in una serie di argomenti, che potremmo distinguere approssimativamente così:
• epistole ai prossimi (a Eva, ai cantalupani, a Carlo, Rinaldo e Roberto, a Ida, a Sergio, ad Angelo, a Miele, a Mario Verdone, a Enrico Migliaccio, a Zbigniew Kuligowski, a Pietro Cosimi), e anche ai prossimissimi (a Paola, ai genitori, a Thomas Sebastian –ben due, in momenti e da prospettive diversi–, a sé stesso, ai fratelli),
• epistole ad attori politici della contemporaneità (al Partito Democratico, al Ministro della Pubblica Istruzione, a Michail Gorbaciov, a Enrico Berlinguer, all’America di Obama, alla Chiesa cattolica, alla democrazia, al 'muro' di Berlino, a Serge Latouche, ai fondamentalisti, al Sessantotto)
• epistole dirette a ‘interlocutori’ in astratto (al pensiero matematico, al capitalismo, alla filosofia, alla pace, alla morale, all’arte, alla donna, al pensiero magico, al latino, a Gesù, a un mondo globalizzato, all’Homo sapiens, alla politica, alla logica)
• epistole ai pensatori –soprattutto germanici– che con i frutti delle modalità di pensiero della loro predilezione hanno conformato al Porena che conosciamo (a Thomas Mann, a Bach, a Mozart, a Kafka, a Einstein, a Konrad Lorenz, a Beethoven, a Goethe, a Piero della Francesca, a Mahler, a Schönberg, a Dante, an Wittgenstein, an Wagner, an Nietzsche, a Bertolt Brecht, an Schubert, a Darwin, a Borges, a Strawinsky, a Haydn)
• epistole alle questioni del proprio diletto (al Centro Metaculturale, a Rigobaldo, ai coleotteri, alla musica, all’operatore metaculturale, al suo armadio, alle avanguardie musicali, a Musica-società, ai ragazzi di Venezia, agli allievi di composizione, all'Ipotesi Metaculturale)
• finalmente, epistole ad alcune tribù culturali (agli Africani, agli omo- e transessuali, agli italiani, alla Germania, alla Francia, ai 'normali', ai pedofili, agli psicologi e affini, all’Europa).
Naturalmente che esisterebbero altri modi di vederle – tante sono interpretabili da più punti di vista. Esercizio comunicativo di pensiero metaculturale, testimonianza politica di sé stesso e delle proprie relazioni col mondo, si collegano fortemente, a trentacinque anni di distanza, con uno dei primi scritti di Boris (al quale dedicano, come forse avrete notato, una epistola): niente meno che Musica-Società.
Chi le leggerà? Si cercano volontari … anche per continuare a scriverle.
1 commento:
ecco una volontaria boris!!!
baci moni
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