[Mi rendo conto di aver condotto questo
parallelo tra l’op. 111 e la politica
in maniera confusa e inconcludente mentre all’inizio – prima cioè di cominciare
a lavorarci – mi era sembrato oltremodo chiaro e convincente. La cosa non è
nuova, anzi da qualche anno è diventata di tutta normalità: che una visione
nettissima mi si intorbidi col passare dei giorni fino a trasformarsi in un
guazzabuglio senza né capo né coda. Non dovrei far passare i giorni e cogliere
l’immagine al suo primo presentarsi. Non sono però ha affatto sicuro che quella
prima chiarezza non sia un inganno della mente obnubilata dall’età così come la
grafia sia fatta piccola e indistinta, tanto che in genere non ce la faccio
neppure a rileggere ciò che ho scritto o, messo pure che ci riesca, spesso non
lo capisco più. Qualcuno dirà, e con ragione, “perché non lasci perdere: quello
che avevi da dire l’ha detto, ora non puoi che confondere la mente anche agli
eventuali lettori.” Eppure mi intestardisco a continuare.
Perché?
Per riempire ancora i giorni che mi
rimangono (frase insulsa perché priva di un oggetto definito: quanti sono
questi giorni?). O forse per dare testimonianza di un pensiero che,
spegnendosi, perde di incisività, si fa inutilmente ripetitivo e
consapevolmente insignificante…
Alt! Potrebbe essere insignificante e
inutile per me e per chi vi cercasse un significato e un’utilità in ciò che
dice. Ma non per chi vi cercasse il modo di dirlo, l’espressione, soprattutto
se confrontata con i modi di ieri, quando ero ancora – relativamente – padrone
del mio pensiero, o lui di me… Forse qualcuno – uno psicologo, un psicoanalista
– potrebbe ricavare da uno scritto come questo un buon materiale di studio
sulla senescenza della mente. In altri tempi la cosa avrebbe potuto interessare
anche me; oggi è già molto se riesco a scrivere queste note informative. In
ogni caso penso di aver risposto per parte mia al “Perché” di prima. Lascio che
anche altri vi rispondano, se vorranno…
La vecchiaia è spiacevole a vedersi,
talora difficile da sopportare, ma non priva di interesse per chi la sopporta e
– forse – per chi la osserva.]
3 commenti:
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