[Rientra nella normalità nella nostra
tradizione musicale che i singoli elementi di una serie di variazioni su un
determinato ‘tema’ si discostino più o meno dal modello e lo facciano spesso
con una riconoscibile gradualità che lascia percepire all’ascoltatore sia la
derivazione da quello sia la relativa indipendenza di ogni variazione. Quanto a
elongazione delle variazioni dal tema, le Diabelli
op. 120 vanno certamente al di là della nostra Arietta, non però nella coesione formale e nel loro significato –
direi – per la storia del pensiero tout-court.
Voglio anche ammettere che questa
interpretazione – piuttosto filosofica che musicale o musicologica – sia a mio
esclusivo carico, il fatto stesso che sia stata possibile è per me è
sufficiente per assegnare all’op. 111
un posto di assoluta singolarità non è la sola produzione beethoveniana ma
nell’intera storia della musica occidentale. Tenterò tra breve di costruire un
parallelo tra la condotta di questa sonata estrema a un ambito quanto mai
lontano da ciò che comunemente s’intende per ‘musica’, cioè l’esperienza politica che tutti ci riguarda.
Prima però di addentrarmi
nell’improbabile confronto, riassumo in breve alcune delle osservazioni che
ognuno può fare semplicemente ascoltando questa sonata:
· la netta
opposizione – almeno iniziale – tra i due tempi;
· l’opposizione
tra la semplicità del tema e la crescente complessità delle prime tre
variazioni;
· l’opposizione
tra le convulsioni accentuative della terza variazione e la stasi della quarta
nelle sue due forme, ansimante la prima nel registro basso, formicolante in
acuto la seconda, opposizione replicata per ognuna delle due frasi del tema;
· l’opposizione
dell’episodio modulante di transizione alla ripresa del tema, questa volta
immerso in un impalpabile del riverbero timbrico.
Questo gioco di sempre cangiante
opposizione di scrittura, senza precedenti nella letteratura pianistica e,
vorrei dire, senza neppure conseguenti in ambito classico-romantico e
interamente e sensibilmente ottenuto dall’intensiva riflessione su un’unica
linea tematica.]
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