sabato 28 gennaio 2012

Antipatia

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Non ho simpatia per i ditteri, mosche soprattutto, per cui provo anzi, del tutto immotivata, un’avversione che sconfina nella paura. Normalmente dico a me stesso e agli altri che avversione e paura dipendono da scarsa conoscenza e vengono superate dalla dimestichezza con ciò che ci terrorizza. Proprio le mosche mi hanno convinto dell’irrazionalità di certe reazioni: ho studiato i ditteri, li ho osservati, posso dire di conoscerli abbastanza bene, soprattutto i più comuni, eppure ho difficoltà ad addormentarmi se c’è una Calliphora in stanza, pur sapendo che al buio non volano.


Vi sono poi alcuni ditteri che addirittura mi terrorizzano, come l’Asilus crabroniformis e la Laphria gibbosa, grosse mosche predatrici, del tutto innocue per l’uomo, alle quali non riesco neppure ad avvicinarmi. Qualche anno fa, in Slovenia, ho avvistato appunto una Laphria appostata su una trave. Mi sono subito allontanato, inseguito da un’orda di tafani che ce l’avevano con me. A circa venti-trenta metri di distanza ho visto la Laphria staccarsi dal suo appoggio e un attimo dopo ho avvertito il suo minaccioso ronzio tra i capelli, quindi l’ho vista allontanarsi con un grosso tafano trafitto dal suo rostro. La notte ho sognato di essere assalito, non da un tafano, ma da un’enorme Laphria.

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