[Chiudo questa sestina, doppia più che
ipermetra, e con essa le Tratte e – forse – la mia attività
di compositore, di suoni prima e di parole poi, suggerendo a chi verrà dopo di
me, giovani e meno giovani, alcuni spunti comparativi di cui mi sarebbe
piaciuto discutere se l’udito e la mente mi avessero ancora assistito.
–
Se ti chiedessero che cos’è la musica, cosa
risponderesti?
–
La musica impegna più la ragione o il sentimento?
–
La musica della quotidianità (alias ‘musica leggera’) e la funzione formativa.
–
L’Ottocento operistico italiano e il ‘gusto’ musicale
odierno.
–
Musica, logica, matematica.
–
Musica e parola.
–
Musica, movimento, danza.
–
La musica classica è sempre stata ‘classica’?
–
Musica e socialità.
–
Musica e pensiero.
–
Musica, politica, formazione.
–
Musica, arte romantica per eccellenza: sarà vero?
–
La musica è un linguaggio? Se sì, è un linguaggio
universale?
–
Esistono più lingue’ musicali? Sono tutte comprensibili?
–
Beethoven e Schubert, contemporanei per un tratto di
vita. Lo sono anche nel pensiero?
–
La musica ha un ruolo nella vita famigliare?
–
Musica e tecnologia.
–
La musica ha una forma?
–
Conosci la musica di Bach, di Mozart? Che vuol dire che
sono dei ‘classici’?
………
Non è difficile formulare argomenti
come questi. La discussione può avvenire a diversi livelli di competenza. Allo
scopo che qui ci interessa, che è di attivare il pensiero, non quello di
verificare delle conoscenze, non è importante il livello, ma il coinvolgimento
razionale ed emotivo dei partecipanti. Si raccomandi di far precedere ogni
discussione da ascolti anche ripetuti, non però da ‘spiegazioni’ di esperti.]