[Dialogante 2] Stanno sparendo…
[Dialogante 1] Chi?
[Dialogante 2] I nostri coleotteri…
[Dialogante 1] Ma in maniera irregolare, imprevedibile.
Alcuni si permettono addirittura il lusso di invaderci a migliaia, a milioni.
Così quest’anno è toccato a noi l’invasione della galerucella dell’olmo (Galerucella luteola) che l’anno scorso
aveva devastato gli olmi di Forano e quest’anno ha pensato bene di fare lo
stesso con i nostri.
[Dialogante 2] Da quel che ricordo è sempre stato un
crisomelide comunissimo, ma ancora non ne avevo visto mai un numero così
stragrande…
[Dialogante 1] … che, nella generale regressione della fauna
entomologica, fa una certa impressione, come anche le centinaia di afidi
disseccati che trovo ogni mattina sul tavolo della colazione. Ho il sospetto
che a disseccarli siano le larve di un dittero sirfide di cui una mattina ho trovato sulla stessa tovaglia un
esemplare.
[Dialogante 2] Evidentemente l’estinzione – se di estinzione
si tratta – non coglie tutte le specie allo stesso tempo, ed è naturale che sia
così…
[Dialogante 1] … e forse neppure le singole specie d’improvviso,
una volta per tutte, ma si estende, con momenti di ripresa, per un tempo più o
meno lungo.
[Dialogante 2] Se si pensa a quanti anni – milioni – ci sono
voluti a dare alle specie il loro aspetto attuale, la loro sparizione nel giro
di qualche decennio può comunque considerarsi istantanea.
[Dialogante 1] E di sparizioni del genere, anche nel limite
di un paio di ordini (coleotteri, lepidotteri), ne ho potuto osservare
parecchi, e anche se trovo al mattino la tovaglia piena di cadaverini di afidi…
[Dialogante 2] …o anche vengo a sapere di un grosso
curculionide asiatico che sta distruggendo le palme italiane, non riesco a
parteggiare per le palme, ricordando le tante specie di curculionidi che non
vedo più da anni.
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