[Poco dopo l’incontro – fisico più che
mentale – con il Feldenkrais è venuta
l’idea di accorparlo a IMC. Siccome però sia la pratica che la teorizzazione
del Feldenkrais anticipano di molto
se non altro la formulazione definitiva della nostra ipotesi, l’accorpamento
con l’originale di Moshe Feldenkrais mi appare improponibile. Spero tuttavia
che questo accorpamento possa avvenire in futuro, per esempio con uno scritto
che tratti congiuntamente le due metodologie.]
[Dialogante 1] Hai notato
quante analogie ci sono tra il Feldenkrais
e IMC, soprattutto nei suoi aspetti pratici.
[Dialogante 2] Si direbbe a
tratti che la citazione riportata in apertura al paragrafo 3 di questa sestina
sia di qualche esponente del Centro
Metaculturale…
[Dialogante 1] … ancor più
che qualcuno degli esercizi che traducono nella fisicità corporea il pensiero
sottostante sia stato progettato nel
Centro Metaculturale, mentre noi eravamo del tutto ignari che proposte del
genere esistessero…
[Dialogante 2] … e chissà
quante ne esistono, nei più diversi campi!
[Dialogante 1] Del resto
non abbiamo mai rivendicato una particolare originalità per IMC e neppure per
le sue conseguenze pratiche.
[Dialogante 2] Il settore
delle attività corporee è stato da noi visitato soltanto agli inizi – ricordo
in particolare un primo tentativo di trattare in parallelo alla composizione
musicale, quella visiva e ‘corpo-spazio-movimento’ in un corso
interdisciplinare di base condotto, oltre che da me per il musicale, da Sandro
Pamini per il visivo e da Domenico Cardone per il corporeo-gestuale.
[Dialogante 1] In seguito
si è particolarmente dedicato a quest’attività il nostro attuale presidente
Angelo Bernardini. Nel 1988 il Centro
Metaculturale ha pubblicato per l’editore Giunti-Lisciani la Didattica dei linguaggi nella scuola
dell’obbligo, opera collettiva
degli operatori del nostro Centro.
[Dialogante 2] Spero di
vedere un giorno qualcosa di nostro sull’unità
di mente e corpo.
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