[Dialogante 2] “Io credo che l’unità di mente corpo sia una
realtà oggettiva. Non si tratta solo di parti collegate in qualche modo tra di
loro, ma di un tutto che è indivisibile durante il suo funzionamento. Un
cervello senza corpo non potrebbe pensare.”
Moshe
Feldenkrais
Valentina e un’operatrice del metodo Feldenkrais e, da quanto posso
intuire – non conosco direttamente il metodo – molto accurata. Credo però anche
che i suoi trattamenti vadano al di là del metodo stesso aggiungendovi molto
del suo.
[Dialogante 1] Leggo sul internet che il metodo Feldenkrais “non è una ginnastica, né una forma di terapia,
o di riabilitazione, e neppure un sistema psicologico o filosofico” ma è un
metodo per migliorare la nostra qualità di vita.
[Dialogante 2] Mi sembra
un’interpretazione eccessivamente riduttiva. Per me è molto più di questo. Per
come lo percepisco è uno ‘stile di pensiero’ che si riflette però anche in una
riqualificazione del corpo.
[Dialogante 1] Che vuoi
dire con questo?
[Dialogante 2] Niente di
più di quanto affermato nella citazione soprariportata.
[Dialogante 1] L’unità di
mente e corpo non mi sembra un concetto troppo originale!
[Dialogante 2] Come
concetto forse no, ma l’averne tratto un metodo per riequilibrare un rapporto
da lungo tempo incrinato non mi sembra cosa da poco.
[Dialogante 1] Da quel che
capisco, tu vorresti, contrariamente all’autore, forse addirittura un sistema
filosofico…
[Dialogante 2] … o
piuttosto riassorbirlo entro un quadro già esistente.
[Dialogante 1] Per caso
entro IMC?
[Dialogante 2] Cosa te lo
fa pensare?
[Dialogante 1] Il fatto che
ti conosco e nel Feldenkrais trovo
molti tratti in comune con IMC.
[Dialogante 2] Hai ragione.
Prima però di ragionare su questo punto, non sarebbe male che ci fermassimo un
poco su possibili derivazioni del Feldenkrais.
[Dialogante 1] D’accordo.
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