domenica 22 marzo 2015

Tratta XXXII.3 – Non è una ginnastica...




[Dialogante 2]  Io credo che l’unità di mente corpo sia una realtà oggettiva. Non si tratta solo di parti collegate in qualche modo tra di loro, ma di un tutto che è indivisibile durante il suo funzionamento. Un cervello senza corpo non potrebbe pensare.”
Moshe Feldenkrais
Valentina e un’operatrice del metodo Feldenkrais e, da quanto posso intuire – non conosco direttamente il metodo – molto accurata. Credo però anche che i suoi trattamenti vadano al di là del metodo stesso aggiungendovi molto del suo.
[Dialogante 1]  Leggo sul internet che il metodo Feldenkrais “non è una ginnastica, né una forma di terapia, o di riabilitazione, e neppure un sistema psicologico o filosofico” ma è un metodo per migliorare la nostra qualità di vita.
[Dialogante 2]  Mi sembra un’interpretazione eccessivamente riduttiva. Per me è molto più di questo. Per come lo percepisco è uno ‘stile di pensiero’ che si riflette però anche in una riqualificazione del corpo.
[Dialogante 1]  Che vuoi dire con questo?
[Dialogante 2]  Niente di più di quanto affermato nella citazione soprariportata.
[Dialogante 1]  L’unità di mente e corpo non mi sembra un concetto troppo originale!
[Dialogante 2]  Come concetto forse no, ma l’averne tratto un metodo per riequilibrare un rapporto da lungo tempo incrinato non mi sembra cosa da poco.
[Dialogante 1]  Da quel che capisco, tu vorresti, contrariamente all’autore, forse addirittura un sistema filosofico…
[Dialogante 2]  … o piuttosto riassorbirlo entro un quadro già esistente.
[Dialogante 1]  Per caso entro IMC?
[Dialogante 2]  Cosa te lo fa pensare?
[Dialogante 1]  Il fatto che ti conosco e nel Feldenkrais trovo molti tratti in comune con IMC.
[Dialogante 2]  Hai ragione. Prima però di ragionare su questo punto, non sarebbe male che ci fermassimo un poco su possibili derivazioni del Feldenkrais.
[Dialogante 1]  D’accordo.

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