venerdì 20 febbraio 2009

Qualcosa che era insieme ...


Qualcosa che era insieme male e gioia
mi ha percosso, ragazzo, la coscienza
rovesciato ogni ordine. Ma se il povero
mio stato si sperde al modo in cui si sperde,
prima della nascita, dentro i sensi,
dopo la fine, l'unicità dell'essere,
che stato resiste?
Vedo che lo stato
dell'Uomo sulla scorza del mondo
per me, uomo, divenuto il solo vero,
è di poca, sordida polvere: d'una
più cieca utilità, più misero ancora
dell'animale, questo dell'uomo, che
facendo del possesso la sua difesa al cosmo,
si è aggrappato al mondo con città
e cose, e inconsciamente l'ha creato.

P.P.P., 1950-1951, X

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