[Dialogante 1] Possiamo
considerare il cervello come il sistema regolatore della vita individuale in
rapporto all’ambiente…
[Dialogante 2] … che a sua
volta può essere visto come un sistema vivente anch’esso, anche se la parola ‘vita’
si addice solo a una parte di esso.
[Dialogante 1] Del resto
già la separazione tra individuo e ambiente è artificiale e funzionale all’uomo
in quanto ‘emergenza biologica’.
[Dialogante 2] Ma un
cervello non è altrettanto un’emergenza biologica? o una mosca, un radiolario?
[Dialogante 1] Potremmo per
esempio considerare, come molti oggi fanno, tutta la biosfera un unico organismo
e allora sorge la domanda: quale ne è il sistema regolatore?
[Dialogante 2] Mi sembra
che l’unica risposta possibile sia: la biosfera stessa.
[Dialogante 1] In altre
parole: la vita sarebbe un sistema autoregolato?
[Dialogante 2] Cioè a dire
un sistema senza un ‘fuori’, senza un ambiente con cui fare i conti?
[Dialogante 1] Abbiamo
ancora una volta separato indebitamente ciò che è biologico da ciò che non lo
è…
[Dialogante 2] … mentre
vediamo benissimo che il non biologico –l’inorganico– interagisce pesantemente
con la vita: una nube di gas, una temperatura troppo alta, troppo bassa sono
sufficienti a cancellarla.
[Dialogante 1] Forse ci
conviene includere in un solo sistema l’organico e l’inorganico.
[Dialogante 2] Eh già,
avremmo eliminato l’uno dei due grandi problemi: la nascita del cosmo e quella
della vita.
[Dialogante 1] Resta l’unico
problema dell’origine della materia.
[Dialogante 2] Problema,
anche questo, che nasce nel momento in cui il nostro cervello si compiace di
distinguere la materia dal nulla.
[Dialogante 1] Secondo
recenti ricerche anche il nulla ha un’energia, è quindi omologo alla materia…
Nessun commento:
Posta un commento