venerdì 2 luglio 2010
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Esperimento esploratorio e informale, ormai con otto anni e mezzo (dal 9.2.2009) e più milleduecento post alle spalle. Navigazione assaporando tutte le diversità. Obiettivo: pensare il mondo di oggi. Qui Boris Porena, con l'aiuto di un gruppo di amici, allunga le metaculturali antenne attraverso un diario aperto ...
2 commenti:
però fa tanta paura...così tanta che hanno inventato DIO con cui fare secca un sacco di gente che non era d'accordo ( senza parlare del lavaggio dei cervelli, ovviamente)...
mah!!!
mo
Ho seguito la morte di mio padre, attimo per attimo, sino all'ultimo respiro fatto insieme, nel mentre suonava la campana argentina di mezzogiorno del paese. Un dolore dolce. La gatta, si è accostata poi alla testa di mio padre e c'è rimasta per tre giorni sino a quando hanno portato via il suo corpo. Allora, mi sono detta, se non fa paura ad una gatta, perchè fa paura a noi? Quali inghippi sono legati ad essi nel collettivo inconscio? E non si possono sciogliere? Certo che sì! Fa parte della liberazione e della rivoluzione totale. Chissà, poi, che non si scopra qualcosa che ora non sappiamo nè immaginiamo, ed allora tutto il processo non venga facilitato ed armonizzato dolcemente!
Paurose sono le terapie assurde, il volerti mantenere vivo a tutti i costi inchiodato come un Cristo in croce quando non ti lasciano morire naturalmente, in pace, a casa tua, nel tuo mondo, nella tua musica, nei tuoi tempi.
Pensando ogni giorno alla morte, sento più vivo e con più consapevolezza il mio vivere qui ora. Ed allora posso dirmi: "Oggi, è un buon giorno per morire". con gratitudine alla vita intera.
Luisella
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