lunedì 29 febbraio 2016

Tratta XXXVI.2 – …dall’aver sviluppato così potentemente lo status culturale?



[Dialogante 2]   Domanda: la superbia della specie umana è giustificata dalla cultura?
[Dialogante 1]   Da quale cultura?
[Dialogante 2]   Mi correggo: dall’aver sviluppato così potentemente lo status culturale?
[Dialogante 1]   Sarebbe come dire che l’aver sviluppato così potentemente la proboscide dovrebbe giustificare la superbia degli elefanti e delle mosche.
[Dialogante 2]   Ma non mi risulta che mosche ed elefanti siano particolarmente superbi.
[Dialogante 1]   Appunto. È allora perché l’uomo lo è?
[Dialogante 2]   Perché ritiene il suo status culturale enormemente più importante del possesso di una proboscide.
[Dialogante 1]   E lo è? Ambedue sono il prodotto dell’evoluzione darwiniana. Chi dovrebbe giudicare della loro importanza?
[Dialogante 2]   I fatti lo dimostrano, cioè i prodotti di questi percorsi evolutivi.
[Dialogante 1]   Il giudice!
[Dialogante 2]   Non possiamo che essere noi uomini, se non altro perché mosche ed elefanti si sono rifiutati…
[Dialogante 1]   … mentre a noi uomini piace tanto giudicare.
[Dialogante 2]   Quindi la superbia umana si giustifica da se stessa…
[Dialogante 1]   Ma la sua giustificazione vale solo per gli uomini; mosche ed elefanti non la riconoscono, e nessun altro al di fuori di noi.
[Dialogante 2]   Per fortuna a noi va bene così e non pretendiamo di più…
[Dialogante 1]   … perché abbiamo stabilito una misura oltre la quale non è possibile andare…
[Dialogante 2]   … e l’abbiamo chiamata l’ASSOLUTO.
[Dialogante 1]   Abbiamo fatto di più: abbiamo esteso il campo del misurabile a tutte le dimensioni dell’esistente…
[Dialogante 2]   … a ciascuna delle quali è dato di raggiungere l’ASSOLUTO, e questo SUPERASSOLUTO abbiamo chiamato

[Dialogante 1 e 2, a due]   D I O.

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