domenica 30 novembre 2008

Una strada nuova

Fare un blog è intraprendere una strada nuova, nella quale ci sono pochi riferimenti. Serve l'intuito, il buon senso, la voglia di fare, anche sapendo che si sbaglierà ... e sono assolutamente preziosi i contributi degli amici.

Ci scrive ancora una volta, offrendoci il suo sostegno, Claude Cazalé-Bérard.
Caro Boris, cara Paola,

vi scrivo di nuovo prima di collegarmi col blog sempre più attivo, sono impressionata dal ritmo e dall'impegno dei corrispondenti! E' veramente straordinario: il ché prova quanto questa impresa molto coinvolgente fosse necessaria! [...] sono sempre più convinta dell'importanza di questo nuovo mezzo di comunicazione che ci ha fatto veramente entrare in un villaggio globale dove sono abolite le distanze, e dove si può viaggiare nel tempo, addirittura recuperando fette intere del passato, perché quella potentissima memoria assorbe e conserva tutto! Fino a quando, non si sa?

Ma comunque è prodigioso poter rivedere e ascoltare un'
intervista video registrata trent'anni fa ... come mi è successo questa settimana per preparare una conferenza che farò a Padova (18 dicembre): si tratta di un prete, Jacques Leclercq, che conobbi molti anni fa, assolutamente fuori norma e se si può dire addirittura "anticlericale", missionario non solo in Africa, ma a Parigi tra i carcerati e le prostitute, autore di due libri splendidi.

Appunto presenterò quello che due mie amiche
padovane hanno tradotto, con il mio aiuto, "Le jour de l'Homme" (1975): è un libro "profetico", nel quale Père Leclercq denuncia, già allora, la deriva violenta e consumistica del mondo, le guerre imperialistiche (allora il Vietnam, ora l'Irak!), lo sfruttamenti dei paesi in via di ... "sottosviluppo", l'emarginazione sempre più grave dei poveri e derelitti (muoiono di freddo e di stenti ogni giorno a Parigi degli SDF, ossia dei barboni, o magari gente che lavora ma non ha una casa!), il massacro degli innocenti, lo scempio del pianeta!


Il fatto che
Leclercq fossse amico di Don Helder Camara, di marxisti come Garaudy (prima che si convertisse all'Islam e diventasse purtroppo revisionista), di Francis Jeanson, un comunista francese a favore dell'Algeria e della sua indipendenza ... la dice lunga!!! [...]

[...] ho seguito grazie ai
messaggi e in particolare a quelli di Boris, i progressi della sua rivoluzione digitale!

Carissimi siete sempre nel mio pensiero!
Vi
abbraccio affettuosamente
Claude


Grazie Claude! Ti abbracciamo anche noi!

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