mercoledì 12 novembre 2008

Claude Cazalé-Bérard

Boris è molto felice di dare il benvenuto in queste pagine alla professoressa Claude Cazalé-Bérard, dell'Université de Paris X - Nanterre.

Claude è già visitatrice abituale di questo sito: ci ha scritto con motivo del Convegno Sachs, sul lunedì della Creazione, ha commentato sul presidente eletto degli Stati Uniti d'America ...

Ma d'or in avanti parteciperà con una rubrica regolare, sotto il promettente titolo di La costanza della ragione critica, dedicata ai 'personaggi di rottura'. Lasciamo a lei medesima la parola per presentarla:

Il progetto che questa rubrica si propone di attuare è di articolare ai temi che via via si affacciano sul Blog di Boris Porena, e quindi in una viva interazione, una serie di brevi ritratti o di "frammenti di pensiero", scelti tra uomini e donne, intellettuali e artisti, che hanno rappresentato un momento di rottura, e che hanno qualcosa da dirci per il "futuro", per la nostra “sopravvivenza”...: voci non sempre note, possibilmente "eretiche", anticonformistiche e fuori norma; voci rimaste a lungo ignote, rimosse o dimenticate da molti, nel passato e nel presente. Tutto ciò nella speranza di dare vita a quell’"intellettuale collettivo" auspicato da Pierre Bourdieu, per poter costruire insieme, attraverso il dialogo e il dibattito (meglio se contraddittorio), una "utopia concreta", per dirla con Ernst Bloch.

Ma non si tratta soltanto di richiamare figure illustri (questo è solo uno stimolo, un punto di partenza): anzi sarebbe bello oltre che utile raccogliere testimonianze dal quell’“uomo comune” (l’espressione non è spregiativa, anzi) - studiato da un altro pensatore atipico,
Michel de Certeau (1925-1986) – capace d’inventare nella “tattica” quotidiana come sottrarsi anche surrettiziamente allo sfruttamento, all’alienazione, alla violenza, alla propaganda, alla pubblicità, alla tirannia distruttrice dei media e del consumismo, voluti dal potere dominante, quale che sia: infatti, perfino gli indiani d’America, colonizzati dai Conquistadores - racconta de Certeau - riuscirono a salvaguardare, con astuta capacità di resistenza e una pratica solo apparente dei riti e dei costumi imposti dallo straniero, spazi di libertà e identità.


Un grande benvenuto, quindi, amica Claude!

1 commento:

Anonimo ha detto...

Bellissima idea! Mi piacerebbe trasformare il blog in una specie di forum per una polifonia di opinioni su temi di rioevanza politica, ambientale ecc. Penso che tu possa essere il motore trainante del 'nuovo corso', assieme a Fernando, Oliver e Alessandro.

Spero di vederti presto.

Boris