giovedì 30 ottobre 2014

Tratta XX.4 – Siamo troppi!




 [In XX.3 ho espresso la speranza che il titolo di questo scritto fosse ormai definitivo. Ecco invece una nuova formulazione, per cui esprimo la medesima speranza:
Ponti, scambi, incroci, snodi
Metafore ferroviarie per un libro che non scriverò mai]

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[Dialogante 2]   Siamo troppi!
[Dialogante 1]   Forse non in assoluto, ma per come siamo distribuiti e organizzati.
[Dialogante 2]   Troppi quelli che vivono al limite della sussistenza.Che muoiono –molti ancora bambini– di fame, di sete, di malattia, di guerra, di incuria, di emarginazione.
[Dialogante 1]   Troppi noi che viviamo di un welfare immeritato…
[Dialogante 2]   … e troppi quelli che vivono nella sovrabbondanza, nella ricchezza smisurata, in un eccesso che la maggioranza degli umani neanche riesce a comprendere.
[Dialogante 1]   Eppure anche costoro fanno due braccia e due gambe, un cuore e una mente come tutti, e non c’è nessuna prova che sappiano pensare o amare meglio degli altri.
[Dialogante 2]   Comunque si voglia intendere la giustizia, una situazione del genere non è giustificabile da nessun punto di vista…
[Dialogante 1]   … a meno che non si voglia abolire del tutto quel concetto, il che ci porterebbe in tempi brevissimi all’autodistruzione…
[Dialogante 2]   … mentre con la giustizia oggi vigente a livello planetario i tempi che ci separano dall’autodistruzione sono solamente brevi, dell’ordine di poche decine, tutt’al più centinaia di anni.
[Dialogante 1]   Se poi volessimo dar retta a ciò che ci dicono le religioni, in particolare la nostra, credo ci converrebbe cominciare da subito far le valige per Marte.

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