[Dialogante 1] Se ne parla
nelle più diverse situazioni:
partecipazione alle spese, ai guadagni
partecipazione alla discussione
partecipazione a un dolore, una gioia
partecipazione al governo, a una responsabilità
………
partecipazione alle spese, ai guadagni
partecipazione alla discussione
partecipazione a un dolore, una gioia
partecipazione al governo, a una responsabilità
………
[Dialogante 2] Il termine è
oggi centrale nella politica, in particolare per caratterizzare un tipo di
democrazia in opposizione alla democrazia rappresentativa, tuttora dominante.
[Dialogante 1] Nominalmente,
il comunismo avrebbe mirato a una democrazia partecipativa con i soviet, i
consigli di fabbrica, di quartiere ecc.; nei fatti non è riuscito neppure a
instaurare una democrazia…
[Dialogante 2] C’è però da
domandarsi: c’è qualcuno veramente interessato a una partecipazione diretta ai
momenti decisionali, quando si tratta di mettersi in gioco come persone…
[Dialogante 1] … con le
proprie convinzioni, il proprio status sociale, i propri averi?
[Dialogante 2] Non è molto
più comodo delegare ad altri le decisioni, anche le proprie, riservandosi il
diritto, se le cose vanno male, di cambiare la delega?
[Dialogante 1] Penso che il
successo della democrazia rappresentativa sia dovuto in massima parte proprio
alla propria deresponsabilizzazione, ma è anche vero che, data la complessità
dello stato moderno, con le divergenti esigenze dei suoi abitanti, i
giganteschi interessi da gestire, la pressione della concorrenza da
equilibrare, il governo di ognuno di questi stati richiede un insieme di
competenze che il comune cittadino non possiede. È quindi necessario ripartire
queste competenze entro un team di ‘esperti’,
capaci di indirizzare il governo del paese nella direzione più favorevole al
suo sviluppo. Ecco, quindi le ‘Camere’.
[Dialogante 2] E gli eletti
dal voto popolare sono effettivamente all’altezza del loro compito?
[Dialogante 1] Che domanda!
Ovviamente no.
[Dialogante 2] E, nel
considerare la “direzione più favorevole” allo sviluppo del proprio paese, si
tiene conto anche al benessere degli altri?
[Dialogante 1] Che domanda!
Ovviamente no.
[Dialogante 2] E, nell’individuare
la “direzione più favorevole”, si tiene conto anche di ciò che è ‘favorevole’
alla conservazione del pianeta entro i limiti della vivibilità?
[Dialogante 1] Che domanda?
Ovviamente no.
[Dialogante 2] E alla
vivibilità di domani, ci si pensa?
[Dialogante 1] Che domanda?
Ovviamente no.
[Dialogante 2] E allora che
ci stanno a fare i nostri rappresentanti?
[Dialogante 1] Dì
piuttosto: che ci stiamo a fare noi tutti se deleghiamo ad altri le risposte a
queste domande?
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