martedì 19 agosto 2014

Tratta XVII.6 – Scoperta di un mezzo-addormentato



"Light under the door" di Benjamin Roberts

[Ieri sera, a letto, in procinto di addormentarmi, ho fatto una singolare osservazione. Nel buio della stanza normalmente vedo risaltare la vivida luce che trapela da sotto la porta, proveniente dall’ingresso o da qualche altra stanza illuminata. Le luci di casa ieri dovevano essere tutte spente perché la solita lama luminosa non c’era. C’era però un’analoga lama sul soffitto, dove non l’avevo mai vista perché la parte superiore della porta aderisce perfettamente alla cornice. Incredulo, ho chiuso gli occhi per riaprirli subito dopo: la striscia luminosa sul soffitto, non sul pavimento. Accendo la lampada accanto al letto: tutto in ordine, la fessura della porta in basso non in alto. Spengo la lampada: la fessura si trova ora a mezz’altezza, ma sembra non voler restare lì: a poco risale fino a raggiungere di nuovo il soffitto. Ripeto l’esperimento più volte: stesso risultato, solo che la linea luminosa è progressivamente più lenta nella sua risalita. Mi fermo a riflettere.
Se in normali condizioni di visibilità girò la testa, vedo l’ambiente girarmi attorno, ma io so per esperienza che non è l’ambiente, ma la mia testa a girare. Qual è ora la posizione della mia testa sul letto?
Sto sdraiato orizzontalmente, la testa poggiata su una coppia di cuscini, ma non al centro, bensì all’orlo, così che nel primo sonno tende a scivolare verso il basso, assumendo una posizione obliqua rispetto all’asse del letto. Di conseguenza gli occhi, se guardassero, guarderebbero obliquamente verso terra. La base della porta, con la sua linea luminosa, si trova a qualche metro di fronte al letto e, per le note leggi della prospettiva, appare rialzata rispetto al piano di chi guarda.
È buio, non ho riferimenti che mi orientino rispetto all’ambiente, sono in posizione orizzontale con la testa inclinata da un lato, in dormiveglia: per me anche il pavimento è sopra la linea dello sguardo e la lama di luce che lo attraversa sta attraversando il soffitto…
Lo spazio, se non lo localizziamo, non ha un suo orientamento, e così anche gli oggetti che vi si trovano non hanno una loro posizione assoluta.]
(Scoperta di un mezzo-addormentato)

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