venerdì 8 agosto 2014

Tratta XVII.4 – Conferimento gratuito di senso



[Dialogante 2]  Il numero precedente ha tutta l’aria di una parentesi. Tratta è vero, di ferrovia, quindi, implicitamente, di ‘ponti, scambi, snodi’, ma senza riferimenti metaforici, bensì in base a reali esperienze infantili, fatte sia con treni-giocattolo sia entro treni veri.
[Dialogante 1]  Una parentesi, direi… Forse ogni nostra esperienza, paragonata all’integrale della vita, è solo una parentesi. Quale sarebbe infatti il percorso essenziale, non parentetico, di essa?
[Dialogante 2]  Non potrebbe allora tutta la nostra vita essere una parentesi tra un prima e un dopo…
[Dialogante 1]  … parentesi essenziale, da cancellare senza avvertibile perdita?
[Dialogante 2]  E allora la vita stessa essere una parentesi nella vicenda dell’essere…
[Dialogante 1]  … e l’essere stesso null’altro che una parentesi nel nulla?
[Dialogante 2]  Non c’è dato di saperlo, semplicemente perché non c’è nessuno che potrebbe informarci.
[Dialogante 1]  Questo secondo te, altri pensano a una ‘rivelazione’…
[Dialogante 2]  … fatta, chissà perché, proprio da noi…
[Dialogante 1]  … o ripetuta miliardi di volte, per tutte le popolazioni dei miliardi di pianeti abitati del cosmo.
[Dialogante 2]  Siamo seri! Non ha senso parlare di parentesi né di percorso ‘essenziale’. O meglio il ‘senso’ glielo conferiamo noi, ed è sempre un conferimento gratuito.
[Dialogante 1]  L’aggettivo è fuori posto. Se siamo gli unici a conferire un senso, possiamo anche decidere della sua ‘assolutezza’.
[Dialogante 2]  Ed ecco che abbiamo recuperato, anche per IMC, gli ‘assoluti’.
[Dialogante 1]  Del resto non li avevamo mai negati, ma solo ‘localizzati’ tra quelli di noi che ne avvertono la necessità.
[Dialogante 2]  E non è una furberia…

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