martedì 5 agosto 2014

Tratta XVII.2 – Scambi, snodi



[Alla stazione di Firenze i treni arrivano tutti parallelamente.
Riposano parallelamente.
Dalla stazione di Firenze i treni ripartono tutti parallelamente.
Eppure qualcuno va a Nord, qualcuno a Sud, altri a Este o a Ovest, vanno a Milano, a Roma, a Genova, a Bari, ma anche a Parigi, Londra, Berlino, Vladivostok…, vanno in tutte le direzioni. Eppure le rotaie si possono percorrere solo in due sensi.
Come è possibile questo?
Grazie alla più grande invenzione dell’umanità: lo scambio.
(Si intende qui lo scambio ferroviario.)
Più scambi formano uno snodo (ferroviario). Firenze per esempio è uno snodo (ferroviario) che smista il traffico (ferroviario) nelle varie direzioni a partire dal Centro Italia.
Una volta inventato lo scambio, il passaggio allo snodo è stato relativamente facile. Hanno perfino inventato delle piattaforme girevoli, su cui poggiano brevi tratti di binario disposti a stella dai quali locomotive e locomotori possono agevolmente immettersi nei diversi tronconi della rete (ferroviaria) e, all’occasione, ruotare anche di 180 gradi.
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Ma oggi tutto questo è superato e nessuno fa più caso a scambi e snodi. Con l’avvento delle telecomunicazioni, ogni punto dello spazio è snodo per infinite giunzioni da percorrersi virtualmente, non con il corpo fisico, ma con l’informazione che il corpo produce per il solo fatto di essere nello spazio e che noi siamo in grado di ricollocare in un altro spazio –quello della mente– i cui punti possono essere tutti raggiunti senza bisogno di reti viarie, ferroviarie, aeree… Tutti?
Si intende quelli raggiungibili.]

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