sabato 22 febbraio 2014

Tratta III.3 – Come un principiante



[Dialogante 1]                  Giacché me lo ricordi, in musica la ripetizione –anche letterale- gioca un ruolo essenziale. Assolve per esempio al compito di dare un significato ai termini di un discorso.
[Dialogante 2]                  Ma come, e certi semiologi le hanno addirittura negato la capacità di produrre significati?
[Dialogante 1]                  Forse – ma anche questo è fortemente controverso- se per ‘significato’ si intende un referente esterno al linguaggio*, la ripetizione crea appunto un referente interno che assolve a molte delle funzioni referenziali proprie della parola.
[Dialogante 2]                  Vuoi dire che in musica la semplice riconoscibilità di un elemento produce, a ogni suo riapparire nel contesto, una reazione emotiva analoga alla reazione intellettiva che si prova nel riconoscere una parola?
[Dialogante 1]                  Suppergiù intendo questo. Penso che nell’esperienza musicale la ripetizione ricopra, almeno in parte, il ruolo che nel linguaggio verbale spetta essenzialmente al concetto. Una struttura musicale, resa riconoscibile dalla ripetizione, possiamo dire che ‘diventa concetto’, questo almeno nella nostra tradizione da Beethoven a Mahler.
[Dialogante 2]                  Sarà forse vero entro quei termini culturali; ma non lo è certo né prima né dopo. Per esempio la stessa riconoscibilità non è necessaria nella Neue Musik del secondo Novecento…
[Dialogante 1]                  … che infatti non ha conquistato piena cittadinanza nella cultura musicale moderna…
[Dialogante 2]                  …sulla quale però converrà fare un discorso a parte…
[Dialogante 1]                  … basato però su principi non applicabili ad altri tipi di musica.
[Dialogante 2]                  Credi che ci siano principi ‘universali’ applicabili cioè a ogni tipo di musica?
[Dialogante 1]                  ……… La mia estraneità alle esperienze di avanguardia, mi ha portato fuori strada come un principiante.
[Dialogante 2]                  Anche la tua ‘incrollabile’ fiducia in IMC ti tradisce quando c’è di mezzo l’attaccamento alla tua cultura…
[Dialogante 1]                  Credi che mi dispiaccia?
[Dialogante 2]                  No, per come ti conosco.

* musicale nel nostro caso

Nessun commento: