venerdì 21 febbraio 2014

Tratta III.2 – Ripetizione 'variata'



[Dialogante 2]                  Vedo che stiamo ripercorrendo fasi già percorse da almeno una ventina di anni. Pensi che ciò sia necessario?
[Dialogante 1]                  Necessario forse no. Utile probabilmente sì, giacché finora quasi nulla è stato pubblicato in materia, e anche l’edizione delle Indagini metaculturali, cui sta lavorando un nutrito staff di operatori, è ancora ben lungi dall’essere conclusa anche nella forma privata oggi prevista.
[Dialogante 2]                  Allora è per questo, per anticipare ciò che le Indagini tratteranno più diffusamente, che sta nascendo questo progetto, tratte.
[Dialogante 1]                  Spero che non sia solo per questo, siamo ancora agli inizi…
In ogni caso, credo molto nelle ripetizioni. Ognuna di esse porta con sé qualche novità, anche solo quella dovuta al tempo che passa e agli inevitabili cambiamenti di prospettiva. Lo diceva già Eraclito: non è possibile bagnarsi due volte nello stesso fiume.
[Dialogante 2]                  Eh già: gli antichi avevano già detto tutto…
[Dialogante 1]                  … eppure oggi viviamo ben diversamente da allora. Le nostre ‘ripetizioni’ ci hanno fatto fare molta strada!
[Dialogante 2]                  Avrei detto che tu lo avresti negato…
[Dialogante 1]                  Perché negare l’evidenza? Ci sono molte cose tra cielo e terra che evidenti non sono. E poi non è detto che l’evidenza abbia diritto alla ‘verità’.
[Dialogante 2]                  Shakespeariano?
[Dialogante 1]                  Un’altra ripetizione ‘variata’.
[Dialogante 2]                  Ogni tanto ti ricordi di essere stato musicista.

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