mercoledì 10 aprile 2013

Anziani di tutto il mondo, unitevi! (XVII)



fotografia di Rebecca Martínez del progetto "preTenders"
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Non i soli vecchi ricordano…

… anzi, un giovane ricorda meglio perché gli riesce più facile imprimere nelle cellule cerebrali lo stampo mnestico di un’esperienza vissuta con maggiore intensità che in età matura o da vecchi. Ma il piacere del ricordo aumenta con l’età, che s’incarica di trattenerne gli aspetti più gradevoli occultando più o meno il resto. È voce comune che i vecchi vivano di ricordi, ma il ricordo è un’attività ricorsiva: si può ricordare di aver ricordato, di aver ricordato… e a ogni passaggio la mente non resta passiva, ma agisce sul ricordo trasformandolo fino a farne un oggetto alquanto diverso dall’input originario. In questo senso la memoria è creativa e lo è anche ogni sua replica. Di conseguenza è creativo il pensiero dell’anziano, seppure indirettamente, in quanto agisce su un materiale accumulato in precedenza. Ma quale pensiero può vantarsi di agire diversamente? Non pensiamo tutti, ricorsivamente, cose già pensate chissà quante volte?
Pensare è ricordare: questa non è certo nuova, anche se qualcun altro aveva già detto che è impossibile bagnarsi due volte nello stesso fiume.

E allora: anziani di tutto il mondo, unitevi! E continuate a pensare. Anche il vostro pensiero, pur se già pensato, non può che essere nuovo come qualsiasi altro.

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