mercoledì 5 novembre 2008

Sopravvivenza

Nell'ultimo numero di Europe World, tra altri, un argomento caro a Boris Porena: la sopravvivenza (evidenziato in copertina).



Argomento trattato da ben due articoli:
  • l'uno del prestigioso astrofisico britannico Martin Rees, classe 1942, "Perché la fine del mondo potrebbe essere vicina" (in inglese e francese),
  • l'altro di Ernst von Weizsäcker (1), classe 1939, ex-presidente del Comitato di Ambiente del Parlamento tedesco, "La produttività energetica deciderà il destino della Terra" (in inglese e in francese)
Ci colpisce che una rivista di studi politici assolutamente mainstream faccia propria la preoccupazione centrale alla quale cerca di dare risposta l'Ipotesi Metaculturale, la quale si presenta appunto come "un'ipotesi per la sopravvivenza".

La situazione è seria. In tanti, politici ed intellettuali compresi, negano caparbiamente questa criticità. Ma diventa indispensabile agire ...


(1) Figlio del fisico, filosofo e pacifista Carl Friedrich von Weizsäcker e nipote del presidente della Repubblica Federale Tedesca Richard von Weizsäcker.

3 commenti:

Boris Porena ha detto...
Questo commento è stato eliminato dall'autore.
Anonimo ha detto...

No, non lo siamo affatto. "Meritare" è una grossa parola.

Ma come individui della specie probabilmente abbiamo un semplice e diretto interesse egoista in questa sopravvivenza. La quale non è un fine in se stesso, ma uno strumento per 'acquistare del tempo' e provare a rivedere il nostro modo di esistere, di interagire con il pianeta.

Anonimo ha detto...

Il commento eliminato al quale Rigobaldo ha risposto diceva: "Ma siamo sicuri che la specie umana meriti la sopravvivenza?"
V