mercoledì 3 luglio 2013

19 Postini sulle funzioni di una ‘Casa della Pace’ in Sabina (iv bis)


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La ricchezza: una colpa?

Già il termine ‘colpa’, con il suo carico morale, mi sembra del tutto inadeguato a giudicare di un oggetto indefinito come ‘ricchezza’. Ricchezza di che? Di beni materiali? Di immobili? Di denaro? Di buone intenzioni? Di possibilità?

E perché dovrebbe essere una colpa?

Forse se ottenuta con mezzi illegali? Ma allora sono questi mezzi a determinare chi vive una condizione di colpevolezza, certo non la ricchezza in sé. Inoltre anche l’azione di chi si serve di mezzi illegali è ‘colpevole’ solo se c’è una legge che ne definisce l’illegalità. Chi per esempio depreda un alveare del miele accumulatovi dalle industriose api, non è considerato colpevole di alcunché, così chi uccide un innocente agnello per ricavarne un saporito cosciotto per Pasqua. C’è poi chi la ricchezza si limita a ereditarla, e non si vorrà incriminarlo perché è nato!

Anche se qualcuno dovesse arricchirsi truffando il prossimo, la ‘colpa’ sta nell’azione compiuta, certo non nelle conseguenze prodotte (per esempio se il truffato viene ridotto sul lastrico).

La ricchezza quindi non ha nulla a che fare con la colpa, che permette al ricco di dormire sonni tranquilli anche se intorno a lui si muore di fame.

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