mercoledì 28 marzo 2012

5b) La scuola

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La scuola come ambito di interazione dell’individuo nel suo secondo momento di crescita perdurante ancora il precedente) è, nella sua generalità, una conquista recente, anzi neppure a tutti concessa. Si tratta ovviamente di un notevole avanzamento della cultura mondiale, nonostante la forza trainante, più che da effettivo interesse sociale, fosse troppo spesso costituita da tutt’altro tipo di interessi, tra cui vorrei menzionare, senza pretese di completezza;
  • la promozione di un’ideologia (di una religione)
  • il rafforzamento di un potere
  • la formazione di una classe dirigente (o di classi subalterne)
  • la formazione di un ‘soggetto economico’
  • la formazione di un suddito
  • la formazione di un consumatore
  • la formazione di un pensiero scarsamente autonomo
ecc.

Nonostante tutto la ‘scuola’ è ancora tra le poche istituzioni in grado di attivare la mente, non tanto per le nozioni che fornisce né per i modelli interattivi che privilegia –per esempio il modello unidirezionale da chi sa a chi non sa (anche se sa pensare)– ma per le occasioni di dialogo, di confronto che essa offre. Tutti ricordiamo quanto abbiamo imparato dai nostri compagni o dalle occasionali esperienze che la scuola ha reso possibili. La scuola è infatti –dopo la famiglia ma su più vasta scala– il primo luogo dove l’individuo è chiamato a sperimentare l’universo relazionale che d’ora in poi sarà il suo permanente ambito vitale.

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