lunedì 5 gennaio 2009

Una poesia...'Ipotesi Obsolete'

Ritorna l'appuntamento del Lunedì dopo le feste di fine anno.

Vi proponiamo quest'oggi una delle poesie di Boris dal titolo 'Ipotesi Obsolete' letta prima in tedesco poi in italiano.


Si parla del rapporto con Dio, speriamo sia spunto per una discussione.

Poesia 'Ipotesi Obsolete' di Boris Porena



'Dio mio ci hai servito a lungo..'

'...timore o amore o ambedue le cose...'

8 commenti:

Anonimo ha detto...

La "ferita aperta" della poesia di Boris, evoca la ferita di Giacobbe dopo la lotta con l'angelo: non è una fine, ma l'inizio di una lunga storia... Un punto di partenza, quindi di buon auspicio per un Anno Nuovo sotto il segno dell'interrogazione, della ricerca inesausta, dell'attesa...
Il poeta Claude Vigée, ricorda appunto che per la tradizione ebraica il nome di Dio è : "può essere" (forse?)
"Le nom de Dieu est: Peut-être"
Tikkounèi-Hazohar 69

Anonimo ha detto...

Un po di poesia fà sempre piacere...grazie Boris

Anonimo ha detto...

Salve a tutti,
Molto interessante questo fatto del Dio che 'può essere' non che 'è' a prescindere.
Stando ai fatti è molo difficile pensare che questo sia stato seriamente preso in esame. Non mi riferisco solo alla tradizione e alla cultura ebraica
ovviamente.

Pensavo una cosa cerco di esplorala meglio in maniera provocatoria...

Ciò che trovo molto interessante oltre al fatto che si tocchi il tema 'Dio' è il modo con cui Boris si pone al cospetto dell''Assoluto'.

Sembra che egli si rivolga ad un sicuro interlocutore: Dio appunto.

Ritengo che sia il verbo Avere a lasciarci pensare ciò, ad esempio:

'Dio mio ci hai servito a lungo..'
Dio che esiste e ci serve, un immagine forte, provocatoria che va contro lo stereotipo del 'padre padrone' (qui è il figlio che fa da padrone)...
e ancora: 'ci hai servito non sempre per il nostro meglio, non sempre come avvremmo voluto, eppure ti abbiamo amato...' anche qui si gioca su un
ribaltamento di ruoli (in base ai nostri stereotipi), si discute di un rapporto non sempre 'soddisfacente' ma comunque carico d'amore, la critica viene sempre dall'uomo, il figlio critico, con una sfumatura di ingratitudine (ancora una provocazione!...).

Speculando con questo tipo di ragionamento provo a sostituire il verbo Avere con il verbo Essere:
Es.1 'Dio mio ci sei servito a lungo..' usando il verbo Essere avrebbe avuto più rilievo, a mio modo di vedere, il quesito nascosto del 'Dio invenzione
dell'uomo(?)' ci sei servito ora non ci servi più (scarpa vecchia)...e ancora Es.2 'ci sei servito non sempre per il nostro meglio, non sempre come avvremmo
voluto, eppure ti abbiamo amato...' anche qui con il verbo Essere avremmo ridotto di molto capacità di azione e potere a Dio. Dio come oggetto dipendente
dall'uomo, passivo, un oggetto inanimato insomma. Ancora la tesi del Dio che non esiste e quindi inventato dall'uomo...

Cordiale Boris lei sembra, se mi permette, molto 'prudente' in quest'occasione

La mia domanda è: Boris, lei crede in Dio?

Cordiali Saluti.
Il Signor A.

Rigobaldo ha detto...

Gentile Signor A.,

mi causa non indifferente piacere vederLa cimentarsi in codeste analisi linguistiche e di pensiero.

Mi concederebbe forse la possibilità di accodarmi umilemente alla Sua esploratoria domanda e provare ad espanderla in un altro universo culturale locale?

Boris, Lei usa D/dio? A quale scopi (comunicativi, didattici, esemplificativi, analitici, compositivi)? In quali contesti? Con quali controindicazioni? In quali D/dosi?

Con i miei più distinti saluti,

Anonimo ha detto...

Gentile Cav. Rigobaldo, lei integra ed espande non di poco il mio quesito...Non ci resta che attendere che il nostro integerrimo Porena ci fornisca risposte su vari piani...
Altresì quantunque la ringrazio con copiosi e riguardevoli ossequi.
Il Signor A.

Boris Porena ha detto...

Gentile Signor A.

Domanda: 'Lei crede in Dio?'

Risposta: Naturalmente! se l'ho inventato io (assieme a molti altri), come potrei non crederci?
Risposta sibillina; veda un po Lei che cosa farci.

A Rigobaldo

Domanda: 'Lei usa D/dio? A quali scopi?

Risposta: A tutti quelli leciti.

Domanda: 'Con quali controindicazioni? In quali D/dosi?'

Risposta: Quelli illeciti.

Boris Porena

Rigobaldo ha detto...

Gentile Boris,

saggia combinazione, perddio!

Cordialità,

Anonimo ha detto...

Cercando 'inferenza' mi sono imbattuto in questo piccolo brano che mi sembra pertinente:

« E quando qualcuno vi propone di credere a una proposizione voi dovete prima esaminare se essa è accettabile, perché la nostra ragione è stata creata da Dio, e ciò che piace alla nostra ragione non può non piacere alla ragione divina, sulla quale peraltro sappiamo solo quello che, per analogia e spesso per negazione, ne inferiamo dai procedimenti della nostra ragione. »
(Guglielmo da Baskerville in Il nome della rosa pag. 139, Umberto Eco)

F.