venerdì 4 dicembre 2015

Tratta XXXIV.5 – De senectute – Con l’aiuto di carta e penna


[È una singolare e felice combinazione – o non è affatto una combinazione – che le facoltà mentali che più si attutiscono con la vecchiaia sono quelle che più facilmente possono essere sostituite dai computer. Così la facoltà di calcolo aritmetico, di cui avverto la pressoché totale sparizione. Fino a qualche mese fa cercavo di escogitare qualche rimedio, soprattutto durante le veglie notturne, imponendomi dei calcoli di astrale difficoltà del tipo 47+35 o 131 – 78, calcoli che mi impegnavano letteralmente delle ore e per i quali mi servivo spesso di audaci semplificazioni come la scomposizioni dei numeri in unità da contare sulle dita. Ma qui subentrava una nuova difficoltà: lungo il conteggio mi dimenticavo quante unità avevo sommato o detratto e mi toccava ricominciare da capo, solo che non ricordavo più i numeri da cui ero partito.
Sono allora passato a operazioni più semplici contenute entro la cinquantina. Per un poco le cose sono andate meglio finché una notte mi sono incagliato sul 27 ± 14, riuscendo dopo aspra lotta a riprendere sonno. Il mattino seguente con l’aiuto di carta e penna ho poi risolto ambedue i calcoli, solo che con altri numeri. Ma non erano solo i miei calcoli numerici a turbare le mie notti. Ci si erano messi anche quelli della logica proposizionale. Anzi questi erano addirittura peggiori degli altri. Finché potevo eseguirli per iscritto, le cose andavano passabilmente, ma, se mi si chiedeva di affrontare il più semplice dei problemi logici a mente libera, la mente perdeva tutta la sua libertà per ritrovarsi nella più angusta delle prigioni. Anche i giochetti logici con cui un tempo amavo infiorare i miei ragionamenti metaculturali mi erano impediti.

Io però, come il benevolo lettore può costatare, non ho desistito. Ho solo cercato di evitare le trappole del pensiero logico-matematico. Grazie al cielo il nostro cervello, se trova chiuse delle porte, ne cerca delle altre e, se non le trova, dà di mano al piccone.]

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