sabato 4 febbraio 2012

Io sono io e basta

[346]
“L’identità è una e semplice: io sono io e basta.”

Se le cose stessero veramente così, molti problemi riguardanti noi, la società, la nostra specie sarebbero risolti. Sappiamo però anche che problemi non si risolvono ma si spostano. Alla domanda ‘chi sono io’, a parte la banalità tautologica ‘io sono io’ – che sarà pure una tautologia, ma perché ‘banale’, visto che anche grammaticalmente i due ‘io’ non coincidono?– a parte dunque questa “banalità”, le risposte sono molteplici e dipendono dal contesto, esplicito o implicito, in cui mi pongo la domanda:
  • sono (seguono dati anagrafici)
  • sono (seguono qualifiche sociali e professionali)
  • sono un figlio (nipote, pronipote…) di Dio (Jehova, Allah…)
  • sono mammifero, primate, genere Homo
  • sono una persona (felice, infelice, debole, forte… seguono aggettivi a piacere…)
………

(Ognuna di queste qualifiche è legata a un codice, interno una cultura, mutevole nel tempo, soggettivamente modulabile.)

Al di là di queste specificazioni, destinate alla nostra riconoscibilità ‘da fuori’, altri ve ne sono, legate a stati interni: “chi (come…) mi sento io da dentro?” E le risposte sono ancora più vaghe, instabili e dipendenti da circostanze esterne che non posso controllare.

Ma tutte queste specificazioni, qualifiche, attribuzioni non si reggono da sole, ma debbono pure applicarsi a una qualche ‘sostanza’ (sub stans = che sta sotto) atta a sostenerle. Ed ecco nascere l’io, l’identità spoglia di tutti i suoi attributi e, probabilmente, dal sentimento dell'io svilupparsi il concetto di ‘sostanza’.

Così espressa, l’ipotesi zoppica. Che cosa sarebbe un’“identità spoglia di tutti i suoi attributi”? Almeno quello dell’esistenza dovrebbe esserle connaturato!

Sono questioni a cui non so rispondere e, dico francamente, non sollecitano più di tanto il mio pensiero. Preferisco ritornare all’“io sono io e basta”, che però non è più un’espressione forte, fondante, ideologica, ma una resa della ragione all’irrazionalità dell’essere.

1 commento:

Rigobaldo ha detto...

P.s. [richiesto espressamente da Boris]: l'immortale citazione del Marchese del Grillo.

Cordialità