domenica 27 giugno 2010

Gittando l'antica scaglia



Il più grande artropode vivente si fa bello! Un riassunto veloce (il processo originale ha impiegato 6 ore!!) della muta di un granchio gigante del Giappone (Macrocheira kaempferi).

Dall'acquario di Enoshima (Fujisawa, Giappone).

2 commenti:

Anonimo ha detto...

Ma che fatica! che contorcimenti danzanti!
E se la morte fosse così? Per uscire da un guscio ormai mineralizzatosi troppo e che ha perso l'elasticità per le funzioni vitali che conosciamo vedendole con gli occhi (od i loro prolungamenti)? Allora, sarebbe la danza della trasformazione, dal visibile con occhi comuni all'invisibile, forse visibile con occhi nuovi che oggi non abbiamo o non sappiamo di poter avere perchè mai pensati e mai costruiti "tecnicamente"...
Luisella

Anonimo ha detto...

è sopravvivenza in azione, nuda e cruda;e il guscio abbandonato, non sarà sprecato: anche lui avrà un ciclo...spero di riuscirci pure io! :))))
mo