martedì 20 aprile 2010

Postini - La Relazione d'aiuto (3)



La Relazione d'aiuto viene ripensata da Boris come modello di socialità da sostituire a quello della crescita infinita.
Molto distante da concetti ad essa sin troppo facilmente associabili di 'Carità' e 'Beneficienza', non indebita l'aiutato. Meditate e commentate!

1 commento:

gianluca taddei ha detto...

La relazione d'aiuto, nella mia esperienza, "funziona" solo se è paritaria, non gerarchica, pur nella distinzione di ruoli. L'aiuto è specifico, non riguarda l'altro nella sua totalità (altrimenti è carità); ve definito nei modi e nei tempi (altrimenti è manipolazione);l' aiuto può essere dato solo se richiesto (altrimenti è coercizione); l'aiuto si configura appunto all'interno della relazione, che, in quanto tale, offre opportunità (di crescita, sviluppo, o anche solo di curiosità) ad entrambi gli agenti relazionali.