venerdì 18 marzo 2016

Tratta XXXVII.2 – Le convalide non possono che giungere dall’esterno


[Dialogante 2]  E a questo punto vi siete fermati.
[Dialogante 1]  No, mi sono fermato io a relazionare sull’incontro, perché ho avuto l’impressione di aver toccato un punto nodale.
[Dialogante 2]  Per testarne la forza occorrerà lasciarlo agire per qualche tempo da solo. Le convalide non possono che giungere dall’esterno.
[Dialogante 1]  Qualche volta si producono anche dall’interno, come nel caso della consequentia mirabilis.
[Dialogante 2]  È poco probabile che sia questo il caso…
[Dialogante 1]  …a favore del quale parla il suo prodursi del suo pensiero emergente, cioè non localizzabile con precisione.
[Dialogante 2]  Comunque hai ragione quando dici che è bene lasciarlo riposare un poco, o meglio lasciarlo agire per proprio conto…
[Dialogante 1]  … tanto più che c’è dell’altro da riferire.
[Dialogante 2]  Dai, sputa!
[Dialogante 1]  Abbiamo visto che i contenuti di qualsiasi tipo sono culturali; che lo sono perfino quelli inter – o transculturali; che di conseguenza non appartengono al pensiero metaculturale; che tra gli stili di pensiero vi è anche quello metaculturale, ma che non siamo in grado di definirlo, non almeno a livello che ci interessa per un corso di base. Abbiamo allora riflettuto e discusso sul fatto che non riuscivamo a delimitare una categoria specifica del pensiero metaculturale.
[Dialogante 2]  Ma un pensiero senza un contenuto è un controsenso. Tanto più è insensato un corso incentrato su un pensiero senza contenuto. E allora?
[Dialogante 1]  Per la seconda volta in un pomeriggio ci ha tirato d’impaccio il ‘pensiero emergente’.
[Dialogante 2]  E quale?
[Dialogante 1]  Visto che il problema si faceva sempre più acuto, abbiamo scelto come ‘contenuto’ del pensiero metaculturale appunto
LA PROBLEMATIZZAZIONE DEL PENSIERO
[Dialogante 2]  Spiegati meglio.
[Dialogante 1]  Possiamo immaginare il pensiero – ma si tratta di una semplificazione provvisoria e di comodo – come composto di unità concettuali tenute assieme da flessibili strutture di collegamento – analoghe alle aristoteliche particelle ‘sincategorematiche’. Ebbene sia le unità concettuali – ‘categorematiche’ per Aristotele – sia quelle ‘sincategorematiche’. Perderebbero, in questa visione la loro solidità e diverebbero ipotetiche, indimostrabili una volta per tutte e valide soltanto entro UCL definiti e dichiarati.
[Dialogante 2]  Una chiara derivazione da IMC.
[Dialogante 1]  Certamente, e non poteva essere diversamente. Tipicamente metaculturale è infatti il percorso circolare che da un problema ha fatto nascere come suo contenuto il problema stesso.

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