Esperimento esploratorio e informale, ormai con otto anni e mezzo (dal 9.2.2009) e più milleduecento post alle spalle. Navigazione assaporando tutte le diversità. Obiettivo: pensare il mondo di oggi.
Qui Boris Porena, con l'aiuto di un gruppo di amici, allunga le metaculturali antenne attraverso un diario aperto ...
Nel tuo ultimo libro, la relazione d’aiuto ovvero la composizione simmetrica delle diseguaglianze, proponi di sostituire il modello sociale della ‘crescita infinita’, oggi vincente in tutto il mondo, con quello espresso dal titolo del libro. Pensi in tal modo di indurre i paesi ricchi ad aiutare quelli poveri senza una contropartita?
Non sono tanto ingenuo. So benissimo che ricchezza chiama ricchezza, una condanna cui è difficile sfuggire.
Ma perché la chiami ‘condanna’? Non mi dispiacerebbe una condanna del genere.
Ed è per questo che la chiamo ‘condanna’. Chi è condannato alla ricchezza vive temendo, per assurdo, di non vederla più crescere. Mentre chi vive in una rete di relazioni di aiuto non ha ragione di temere la crescita, né della rete, né della ricchezza. Questa infatti viene subito ridistribuita in quella, consentendone la simmetria.
Ma la simmetria senza lo stimolo dell’asimmetria non ci garantisce la sopravvivenza!
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