[Dialogante
1] La soluzione darwiniana non riguarderebbe nel nostro caso le persone, ma le
culture, o forse ancora le persone, ma attraverso le culture…
[Dialogante
2] … anzi altro lo stadio culturale tout-court
in opposizione a uno metaculturale. E non siamo assolutamente in grado di
calcolare statisticamente quanto tempo ci vorrà perché la transizione sia
compiuta…
[Dialogante
1] … anche perché non sappiamo:
a.
se sia effettivamente cominciata
b.
se stia procedendo con un incremento annuale significativo
c.
se stia procedendo uniformemente in tutte le culture del pianeta
d.
qual’è la probabilità che vi siano fasi più o meno lunghe di riflusso culturale
e.
qual’è il tempo che ci resta perché la tecnologia raggiunta il suo punto
critico
f.
se il pianeta ci concederà ancora questo tempo.
[Dialogante
2] Se poi consideriamo che non è affatto detto:
g. che lo stato metaculturale sia di nostra soddisfazione
h.
che sia sufficientemente stabile a garantire la nostra sopravvivenza per un
tempo ragionevole
i.
il che vuol dire che il pianeta sia in grado di sostenerlo, ne consegue che il
nostro rapporto con la vita in generale e con la Terra è fortemente instabile…
[Dialogante
1] … e la sopravvivenza di tutto questo complesso assai poco probabile. Eppure
i problemi di cui si discute in sede politica sono tutt’altri. E non solo da
noi, ma in tutto il mondo, anche in quei paesi che, più assai del nostro,
mostrano di essere consapevoli del problema dei problemi.
[Dialogante
2] Il fatto è che la consapevolezza non basta a modificare comportamenti
radicati culturalmente. La consapevolezza deve raggiungere il livello
antropologico della metaculturalità, cosa che è ancora lontana dal fare.
[Dialogante
1] Manca del tutto una volontà formativa in questo senso. Mancano anche gli
strumenti formativi che solo ora si cominciano a studiare.
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