lunedì 18 maggio 2015

Tratta XXXIII.4 – Spesso una parola tira l’altra…





[Dialogante 2]  Dopo tanto parlare siamo rimasti al palo: non sappiamo distinguere un prodotto inquinante da uno che non lo è.
[Dialogante 1]  Ricordiamoci di IMC e proviamo a pensare metaculturalmente.
[Dialogante 2]  Tanto per cominciare: non ha senso attribuire a oggetti o pensieri la qualifica di ‘inquinante’ o ‘neutri’ o ‘corroboranti’, se non si specifica il termine di riferimento. ‘Noi’ come individui, come società, come specie, come viventi, come enti. A seconda di dove imponiamo l’arresto, potremmo avere risposte anche antitetiche.
[Dialogante 1]  Ne conseguirebbe che il concetto di ‘inquinamento’ è fortemente relativizzabile?
[Dialogante 2]  Perché ‘fortemente’? È relativizzabile e basta.
[Dialogante 1]  Hai ragione. Spesso una parola tira l’altra, come le ciliege.
[Dialogante 2]  Anche questo è vero. Ma andiamo avanti!
[Dialogante 1]  Se il concetto di inquinamento è relativo come qualsiasi altro, cerchiamo di definire l’UCL per cui è valido.
[Dialogante 2]  Ma prima ancora di definire, se possibile, questo UCL, chiariamoci sul termine stesso ‘inquinamento’.
[Dialogante 1]  Non necessariamente chi è stato inquinato ne soffre. Le anofeli inquinate godono ottima salute. A star male sono quelli che le anofeli hanno punto. Fino allo scoppio della guerra i nazisti stavano benissimo. A star male erano quelli che non si sentivano tali.
[Dialogante 2]  Cioè l’inquinamento può manifestarsi anche in seconda battuta e forse anche a distanza di anni.
[Dialogante 1]  E anche allora può darsi che gli infettati siano dannosi per altri, non per se stessi.
[Dialogante 2]  Vuol dire che l’inquinamento viene percepito solo all’interno di un certo UCL, fuori dal quale neppure si può dire che ci sia.
[Dialogante 1]  Stiamo attenti a non cadere nel ‘relativismo assoluto’.
[Dialogante 2]  Finché avremmo un punto d’arresto, non corriamo questo pericolo.
[Dialogante 1]  E noi, ce l’abbiamo questo punto d’arresto?
[Dialogante 2]  Certamente: la sopravvivenza. Se Hitler ce l’avesse assicurata, anzi se l’avesse assicurata a tutto il genere umano e, oltre, alla vita stessa sul pianeta, non l’avremmo più visto come un agente inquinante, ma come un salvatore, un novello Gesù Cristo. Ma non sarebbe stato Hitler.
[Dialogante 1]  Ma chi potrebbe oggi assicurare la vita al nostro pianeta con tutti i suoi abitanti?
[Dialogante 2]  Nessuno, o forse tutti insieme, se compissimo la mutazione antropologica da animale culturale ad animale metaculturale.
[Dialogante 1]  Anche se dovesse essere questa la salvezza, una mutazione del genere non si compie in un giorno e neppure in un anno. Ce ne vorrebbero parecchi di anni, e poi le mutazioni non si decidono a tavolino e nessuno sa se è proprio la direzione giusta quella in cui ci stiamo muovendo.
[Dialogante 2]  L’ultima volta che una mutazione di portata simile si è verificata è stato duemila anni fa, o meglio ha avuto inizio allora, ma quasi subito la condizione culturale ha ripreso il sopravvento impedendole di realizzarsi appieno.
[Dialogante 1]  È la tua vecchia idea basata su un’arbitraria interpretazione della figura di Gesù.
[Dialogante 2]  Come se le interpretazioni non fossero tutte arbitrarie!
[Dialogante 1]  Così come le mutazioni tutte casuali e adirezionali…
[Dialogante 2]  … cioè non inserite in un disegno intelligente.
[Dialogante 1]  Ci stiamo vistosamente contraddicendo: dapprima allineandoci decisamente con gli oppositori dell’idea di un ‘disegno intelligente’ poi però invocandolo quando ci fa comodo, come adesso, per riuscire dall’impasse in cui ci siamo cacciati.
[Dialogante 2]  A parte che, in quanto metaculturali, la contraddizione non dovrebbe spaventarci, non mi sembra neppure che ci siamo caduti. La mutazione di cui sopra potrebbe essere incorso già da molti millenni e Gesù, come altri, niente più che mutanti occasionali, sempre più favoriti dalle condizioni ambientali…
[Dialogante 1]  … e quindi sempre più numerosi.
[Dialogante 2]  Un ragionamento che si addice ai cristiani, ma anche ai topi.


[1]             Vedi…
[2]             Vedi la Passio haeretica

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