lunedì 2 marzo 2009

Appuntamento ovvio

Quello del lunedì, ovviamente. E come avremmo potuto mancarlo!

Questa volta con la poesia di Boris. Ovvietà / Selbstverständlichkeiten, in italiano e tedesco, del 2006.
(cliccare sull'immagine per ingrandirla)

Ecco la trascrizione:

Ein fliegender Vogel als Zeichen Un uccello che vola, segno
eines fliegenden Vogels. di un uccello che vola.

Dinge als Zeichen ihrerselbst. Cose come segni di sé stesse.
Dinge, die keine Zeichen sind Cose che non sono un segno
ist sinnloss behaupten, sie seien. non ha senso dire che sono.

Zeichen gibt es nur I segni ci sono soltanto
als wahrgenommene Zeichen. in quanto segni percepiti.

Dinge als wahrgenommene Zeichen Cose come i segni percepiti
gelten als seiend, si dice che ci sono,
erlangen das Sein. raggiungono l'essere.

Auch die Wahrnehmung gibt es nur Anche la percezione esiste
als selbstbezogenes Zeichen. solo come segno autoreferente.

Untrennbar Wahrnehmung, Inseparabili percezione,
Zeichen, Ding, segno, cosa:
das Sein des Parmenides. l'essere parmenideo.

La poesia è intitolata ovvietà. Ovvietà per chi? Che vuol dire ovvio?

Nessun commento: