domenica 22 ottobre 2017

Tratta XLVI.1 – … un sistema economico squilibrato…


[Due giorni fa, il 20 ottobre di questo 2011, in concomitanza con analoghe manifestazioni in centinaia di città del mondo, si è svolto a Roma un corteo di centinaia di migliaia di persone che hanno attraversato il centro cittadino per dimostrare il loro dissenso nei confronti di un sistema economico squilibrato a favore delle grandi concentrazioni di capitale con conseguente impoverimento di vasti strati della popolazione. La crisi, che ha colpito soprattutto il mondo del lavoro e del piccolo risparmio, ha modificato radicalmente i rapporti internazionali con la crescita turbolenta di paesi fino a ieri subordinati all’Occidente capitalista e oggi suoi validi concorrenti. Ancora più la crisi ha modificato i rapporti interni nei vari paesi resuscitando i sopiti ‘conflitti di classe’ e concetti, che si pensavano decaduti, di ‘borghesia’, ‘proletariato’, ‘sottoproletariato’ ecc.
Tutto questo sta provocando, più o meno dappertutto, un malcontento, che sempre più spesso degenera in forme di esasperata violenza. La democrazia che, bene o male, si va diffondendo livello mondiale, tempera gli eccessi, ma al tempo stesso accentua le disparità. Fino a quando riuscirà a impedire il ritorno di rivoluzioni devastanti come quelle che l’Occidente ha conosciuto negli ultimi secoli?
Di più: riuscirà ad allontanare da noi tutti lo spettro di un terzo conflitto mondiale che metterebbe fine a ogni cosa?
La democrazia è garanzia di sopravvivenza? Nella forma neocapitalistica che in essa si va cristallizzando? Fin dove questo processo, che molti di noi considerano degenerativo, sarà ancora compatibile con la vita?

Questo stavo pensando mentre la televisione continuava a mostrarci la tranquilla discesa di decine, centinaia di migliaia di manifestanti per via Cavour verso il Colosseo.]

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