(appena dopo la battaglia di Kursk, Luglio 1943)
[Dialogante 2] Che ne dici se ci facessimo venire qualche
idea su una crescita, o produzione n.i. (‘non inquinante’)?
[Dialogante 1] D’accordo. Per cominciare, quali sono i
prodotti n.i.?
[Dialogante 2] Quelli dell’ ‘ingegno’, secondo che recita la
SIAE.
[Dialogante 1] Tutti? Anche la bomba atomica è stata un
prodotto dell’ingegno.
[Dialogante 2] E tale sarebbe rimasta se non l’avessero
fatta cadere in testa ai giapponesi.
[Dialogante 1] In questo senso la bomba H è rimasta entro i
limiti…
[Dialogante 2] … anche se un certo inquinamento l’ha
prodotto lo stesso in fase di sperimentazione e di collaudo.
[Dialogante 1] Diciamo allora che n.i. sono solo i prodotti
del ‘pensiero’, a patto che non si concretizzino oggettualmente.
[Dialogante 2] Sicché il pensiero di un Hitler, se si
diffonde in un’intera nazione, è n.i. finché non incomincia a produrre carri
armati.
[Dialogante 1] Certo che no. Anche il pensiero può essere
massimamente inquinante.
[Dialogante 2] E come si fa a distinguere quello inquinante
da quello che non è?
Per un religioso l’ateismo è inquinante, per un ateo lo è la religione. Per l’Islam il Cristianesimo è inquinante, viceversa per un cristiano.
Per un religioso l’ateismo è inquinante, per un ateo lo è la religione. Per l’Islam il Cristianesimo è inquinante, viceversa per un cristiano.
[Dialogante 1] Si tratta comunque di concetti che nulla
hanno di assoluto…
[Dialogante 2] … vallo a dire a un cattolico, a un
musulmano!
[Dialogante 1] Effettivamente anche il pensiero può essere
un veleno, una droga…
[Dialogante 2] … ma non perseguibile per legge.
[Dialogante 1] Un tempo c’era il reato d’opinione…
[Dialogante 2] … che in democrazia non esiste più, anche se
l’opinione viene espressa.
[Dialogante 1] Ti sembra giusto?
[Dialogante 2] Vuoi la mia opinione qualunque sia?
[Dialogante 1] Certo; non rischi nulla, al più un pugno sul
naso.
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