Tu credi forse di piacermi, gatto,
con quel tuo corpo sinuoso e snello,
credi di poterti fare bello
nel contorno del tuo disegno astratto?
Pensi che le tue ipocrite moine,
l’armonica eleganza del tuo stare,
piccola divinità da adorare,
possano d’improvviso farmi incline
a tollerare – tre le simpatie
umane, biologiche e divine
che da tempi lontani sono mie
e ravvivano la mia tarda età
con divenire eterno alle sue vie–,
l’aggiungersi della gattinità?
Cantalupo, 4 Agosto 2010
1 commento:
Cioè, davvero hai beccato una scena simile? buhauhah
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