Salvo
eccezioni non più di moda, oggi i soldi –magari con una spintarella iniziale–
i soldi si fanno in vita, cioè in un lasso di tempo relativamente breve.
Pochi in realtà ci riescono e a determinate condizioni. Prima tra queste un
forte interesse per essi. È molto più difficile scrivere una buona poesia,
fare una scoperta scientifica o fondare un nuovo teorema di logica o
matematica che accumulare un milione di euro (gli altri vengono da se).
Occorre però mettere in gioco tutte le energie mentali di cui uno dispone (ma
non c’è bisogno di averne in sovrappiù). Un certo quantitativo di fortuna non
basta, sempreché si abbia l’abilità di coglierla. Occorrono infine buone
capacità tecniche per trarne tutto il potenziale di sviluppo che vi è
contenuto, e soprattutto la massima indifferenza per le leggi, i diritti
degli altri e i danni collaterali che si producono. Tutte cose che, se
l’interesse per il guadagno è abbastanza forte, si imparano abbastanza
presto. Concediamo anche che un tocco di genialità non può che giovare
all’impresa (in senso lato non meno che ristretto).
È necessario naturalmente che uno sia disposto a
sacrificare al denaro –e al potere– l’intera propria vita, e a noi non resta
che compiangerlo per questo.
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Esperimento esploratorio e informale, ormai con otto anni e mezzo (dal 9.2.2009) e più milleduecento post alle spalle. Navigazione assaporando tutte le diversità. Obiettivo: pensare il mondo di oggi. Qui Boris Porena, con l'aiuto di un gruppo di amici, allunga le metaculturali antenne attraverso un diario aperto ...
domenica 29 luglio 2012
Un forte interesse
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