Esperimento esploratorio e informale, ormai con otto anni e mezzo (dal 9.2.2009) e più milleduecento post alle spalle. Navigazione assaporando tutte le diversità. Obiettivo: pensare il mondo di oggi.
Qui Boris Porena, con l'aiuto di un gruppo di amici, allunga le metaculturali antenne attraverso un diario aperto ...
mercoledì 8 aprile 2009
Record di ascolti per il Tg1!!!
Corvi venite...
Rimanendo appollaiati batteranno il nuovo record di ascolti??!
Ammazza! In un minuto e mezzo se ne possono dire di cose...
Non mi sono ancora fermato a riflettere, non ho cristallizzato una posizione rispetto a questa 'sovraesposizione mediatica' delle conseguenze del terremoto.
In me ha sortito l'effetto di distacco: "un conto è il terremoto, un altro la notizia di un terremoto"....
concordo con cerchiobot.anche a me ha fatto lo stesso effetto. distacco notizia-realtà. il che di per sé è un "bene", cioè fa riflettere sulla eccessiva immedesimazione che si ha nei confronti della televisione, testimoniata anche da chi ha pubblicato il post, che grida allo scandalo proprio lì dove il distacco viene palesato.
probabilmente l' utilizzo reality della televisione, cioè come specchio delle dinamiche, reali ha vinto complessivamente. e a poco è servito l' atteggiamento della rai, che in questo fallimentare tentativo di evidenziare la spettacolarizzazione del terremoto e quindi separare praticamente il reale dal virtuale, voleva forse cercare di mantenere il lume della ragione ad una popolazione già sovraccarica di stress mediatico. fatto sta che il messaggio che è passato è che la rai si è fatta pubblicità sulle spalle delle vittime. ennesimo harakiri per la tv di stato in un main stream succube del grande fratello. e non esagero. berlusca docet. murdockque
Mi interessa molto la frase: 'fa riflettere sulla eccessiva immedesimazione che si ha nei confronti della televisione, testimoniata anche da chi ha pubblicato il post, che grida allo scandalo proprio lì dove il distacco viene palesato.'
Mi trovo completamente in accordo con Thomas. La televisione e' ormai parte della vita quotidiana, e' come un organo corporeo...sembra indispensabile. Questa immedesimazione e' valida su per giu' per tutti, per chi vede e anche per chi decide di ignorare la televisione. Forse quindi ci troviamo davanti ad un fenomeno troppo ampio e radicato per ignorarlo.
Il distacco fra notizia-ralta' di chi fa/da l'informazione e' uguale alla percezione dello scarto fra notizia-realta' che si percepisce come spettatori? Il bombardamento informativo aiuta il pensiero che assorbe l'informazione? La 'livella' mediatica che mette sullo stesso piano notizie di carattere e gravita' differenti aiuta la nostra capacita' di valutare e di analizzare?
Ammazza! In un minuto e mezzo se ne possono dire di cose...
RispondiEliminaNon mi sono ancora fermato a riflettere, non ho cristallizzato una posizione rispetto a questa 'sovraesposizione mediatica' delle conseguenze del terremoto.
In me ha sortito l'effetto di distacco: "un conto è il terremoto, un altro la notizia di un terremoto"....
Scandaloso, ma purtroppo non ci possiamo più stupire di niente!
RispondiEliminaconcordo con cerchiobot.anche a me ha fatto lo stesso effetto. distacco notizia-realtà. il che di per sé è un "bene", cioè fa riflettere sulla eccessiva immedesimazione che si ha nei confronti della televisione, testimoniata anche da chi ha pubblicato il post, che grida allo scandalo proprio lì dove il distacco viene palesato.
RispondiEliminaprobabilmente l' utilizzo reality della televisione, cioè come specchio delle dinamiche, reali ha vinto complessivamente. e a poco è servito l' atteggiamento della rai, che in questo fallimentare tentativo di evidenziare la spettacolarizzazione del terremoto e quindi separare praticamente il reale dal virtuale, voleva forse cercare di mantenere il lume della ragione ad una popolazione già sovraccarica di stress mediatico.
RispondiEliminafatto sta che il messaggio che è passato è che la rai si è fatta pubblicità sulle spalle delle vittime. ennesimo harakiri per la tv di stato in un main stream succube del grande fratello.
e non esagero. berlusca docet.
murdockque
Salve a tutti dal Signor A.
RispondiEliminaMi interessa molto la frase: 'fa riflettere sulla eccessiva immedesimazione che si ha nei confronti della televisione, testimoniata anche da chi ha pubblicato il post, che grida allo scandalo proprio lì dove il distacco viene palesato.'
Mi trovo completamente in accordo con Thomas. La televisione e' ormai parte della vita quotidiana, e' come un organo corporeo...sembra indispensabile. Questa immedesimazione e' valida su per giu' per tutti, per chi vede e anche per chi decide di ignorare la televisione. Forse quindi ci troviamo davanti ad un fenomeno troppo ampio e radicato per ignorarlo.
Il distacco fra notizia-ralta' di chi fa/da l'informazione e' uguale alla percezione dello scarto fra notizia-realta' che si percepisce come spettatori? Il bombardamento informativo aiuta il pensiero che assorbe l'informazione? La 'livella' mediatica che mette sullo stesso piano notizie di carattere e gravita' differenti aiuta la nostra capacita' di valutare e di analizzare?
Ancora saluti.
Il Signor A.