martedì 31 dicembre 2013

Tratta II.1 – Cum grano salis


II.1.
[Dialogante 1]                  C’è un’espressione di Thomas Mann che mi capita spesso di citare:
Beziehung ist alles” (“Il rapporto è tutto”)
[Dialogante 2]                  Non la trovo granché originale.
[Dialogante 1]                  Non lo è senz’altro. Ma mi sembra uno dei pochi casi che giustifichino un uso del verbo essere senza implicazioni ontologiche.
[Dialogante 2]                  Non ti capisco.
[Dialogante 1]                  Voglio dire che lo giustifichino proprio perché in questo caso l’assolutezza di quel ‘tutto’ è relativizzata dal sostantivo ‘rapporto’ che non designa nulla di concreto (e neppure di astratto, ma resta come fluttuante in un vuoto di significato).
[Dialogante 2]                  Non credi di esagerare in sottigliezza interpretativa?
[Dialogante 1]                  Non penso. Credo invece che alle parole, sia quando le inviamo che quando le riceviamo, vada riconosciuta tutta la potenzialità comunicativa di cui siamo capaci.
[Dialogante 2]                  Condizione difficile da realizzarsi!
[Dialogante 1]                  Naturalmente da intendersi cum grano salis.