mercoledì 24 dicembre 2008

The Power of Community: How Cuba Survived Peak Oil

Questo video ci consente di vedere il futuro. Abbiamo la fortuna di osservare le restrizioni e le difficoltà cui presto l'intera umanità andrà incontro a causa del Peak Oil.

È detto Picco del Petrolio o Picco di Hubbert, il punto in cui la produzione di una fonte fossile (petrolio) giunge la metà delle riserve originariamente disponibili. A partire di questo punto, la produzione decresce necessariamente -saremo oltre la metà della bottiglia, per dirlo con un'immagine consueta-. In una situazione di domanda crescente, come nel nostro mondo attuale, ne conseguono simultaneamente e un'aumento indefinito dei prezzi, e delle sicure restrizioni alla fornitura.



A causa del noto embargo Cuba si è ritrovata da un giorno all'altro a fronteggiare la scarsità di approvvigionamenti energetici, alimentari e commerciali in generale.
Questo video mette in luce le soluzioni adottate per forza di cose poichè in gioco vi era la Sopravvivenza.

The Power of Community: How Cuba Survived Peak Oil 
Il potere della comunità: 
come Cuba è sopravvissuta al Picco del Petrolio.




I
l Peak Oil degli Usa, predetto dallo stesso Hubbert -geologo di fama internazionale-quindici anni prima, è stato raggiunto nel 1970 ... Una data che inevitabilmente fa pensare alla successiva politica dell'austerità (anche se sotto la voce austerità wikipedia italiana ci dice che sia scaturita da alcuni fattori politico-economici).

Qualche relazione?

Da una parte, il nostro mondo è asueffatto alle energie fossili (utilizzate ovunque, sprecate ovunque). Dall'altra parte i nostri governi (in ambito nazionale e sovranazionale) si sono rifiutati di preparare qualsiasi piano di contingenza / preparazione per questa situazione che arriva. L'ipotesi (infondata) che hanno sempre sostenuto è che ci saranno degli idrocarburi per molti decenni. Adesso sta a noi, come cittadini, di esigere questa pianificazione, queste misure urgenti.

Con questo rimando possiamo augurarvi di cuore un Buon Natale di consumi per uscire dalla crisi!

Lo staff del Blog di Boris Porena.

lunedì 22 dicembre 2008

Maurizio Pallante: La Decrescita Felice

Questo lunedì proponiamo un discorso di Maurizio Pallante, tema dell'incontro: la 'Decrescita Felice'.
Pallante afferma che decrescere sia uno dei pochi mezzi a nostra disposizione per uscire e superare la crisi ambientale che sta minacciando, addirittura, la nostra sopravvivenza.

Maurizio Pallante - La Decrescita Felice


Il video è stato prodotto dall'associazione VIATERREA a Cesena(dicembre 2006).

lunedì 15 dicembre 2008

Metaparola 'Scuola'

Eccoci al nostro appuntamento del Lunedì.
Proponiamo il secondo estratto del video proiettato al Museo di Anzio.
Boris ci legge la Metaparola - 'scuola', spesso ne abbiamo parlato su questo Blog, ora proviamo a discuterci su.

Metaparola 'Scuola'


'E' importante rendersi conto la scuola a che serve, che strumenti ha e come li usa'

'Forse è il caso di riflettere su questi strumenti formativi di cui dispone la società, per non prenderli così come ce li passano'

'La Metaparola qui presente solleva dei problemi'

domenica 14 dicembre 2008

Schifo o Pietà?

Girovagando nel labirinto 'Youtube' abbiamo trovato questo video tratto da 'Comizi d'Amore' di Pier Paolo Pasolini, un film\documentario del 1964.

Viene intervistato Giuseppe Ungaretti.

Comizi d'Amore - 'Schifo o Pieta?'


'Appurato che gli Italiani, di fronte a delle domande generali oppongono una serie di innocenti e un pò balordi NO COMMENT, vediamo un pò che cosa succede di fronte a una domanda precisa, brutale, bruciante, come, per esempio, l'omossessualità'.

Ungaretti fa riferimento alla diversità di ogni essere umano, fa riferimento all'anormalità.

'Gli uomini sono in contrasto con la natura, sin dal primo momento, l'atto di civiltà, che è un atto di prepotenza sulla natura, è un atto contro natura!'

mercoledì 10 dicembre 2008

The Story of Stuff - La Storia delle Cose

A proposito della capacità di collegare informazioni usando un 'Pensiero Unificante', nozioni o più in generale pensieri, proponiamo 'The Story of Stuff - La Storia delle Cose' diviso in quattro parti. La traduzione è a cura del progetto dePILiamoci.

Annie Leonard ci spiega qual'è il problema della corsa al consumismo e perchè oggi stiamo per andare a sbattere contro un grosso muro.

The Story of Stuff - La Storia delle Cose


Per vedere la versione inglese clicca qui.

martedì 9 dicembre 2008

Pensiero Unificante

Proponiamo un estratto del video proiettato al Museo di Anzio il 28-11-2008.
Boris fa riferimento al problema dei collegamenti di cui spesso si parla su questo Blog.

Pensiero Unificante:


Impariamo nozioni e ci impossessiamo di informazioni separandole in compartimenti stagni da quando siamo piccoli. Crescendo, spesso, sviluppiamo queste nozioni diventando dei veri e propri 'specialisti'.

Non è solo la scuola in senso istituzionale che ci forma in questo modo ma tutte le agenzie formative come la televisione e i mezzi di comunicazione in generale, la famiglia, i rapporti personali che intraprendiamo durante la vita...

Cosa può comportare questo stile di pensiero se praticato dall'intera specie umana? Insomma, lo specialismo è fondamentale, ma la capacità di collegare e comporre informazioni non lo è altrettanto?

Ne approfittiamo per salutare i nostri amici Emanuele Pappalardo e Giusi Canzoneri che hanno organizzato l'incontro al Museo di Anzio.

lunedì 8 dicembre 2008

La Bambina ed Einstein:

Eccoci con il nostro appuntamento del lunedì.

Quest'oggi proponiamo uno dei dialoghi fittizi scritti da Boris.

Una bambina chiacchiera con il Signor Albert Einstein proponendogli qualche idea.

1904 - Albert Einstein - Hans Albert

Dialogo fittizio 'Un dialogo immaginario - La bambina ed Einstein'



'Si parla di Gravitoni, di atomi e particelle'.

Fernando nei ruoli della bambina :) , Boris nel ruolo di Einstein.

venerdì 5 dicembre 2008

In piede sul Sole (CCB2)

La parola alla nostra amica e collaboratrice Claude Cazalé-Bérard (vedasi puntata precedente) ...

Jacques Leclercq, più di vent’anni fa, ci consegnò alcuni pensieri ancora utili per la nostra riflessione sulla politica di oggi e di domani, sul nostro mondo globalizzato dove la libertà di parola e di opinione sono sempre più limitati o minacciati (da censura, manipolazione, mercificazione), mentre paradossalmente non ci sono mai stati strumenti di comunicazione così rapidi ed efficienti per accogliere, trasmettere, memorizzare tutte le parole, in tutte le lingue e in tutti i linguaggi attraverso il pianeta...




La parola prigioniera
Se i responsabili politici o religiosi avessero un contatto reale con gli uomini e le donne che pretendono di guidare cambierebbero linguaggio. Detto con altre parole, il linguaggio politico o religioso che viene usato è la riprova che è stato smarrito il rapporto con la vita.
Finché la politica non è altro che tattica o strategia, non è al servizio dell’uomo, ma riduce a servo l’elettore.
Finché la fede si limita ad essere religione, non è al servizio dell’uomo, ma rende servo il fedele.
In entrambi i casi la Parola è prigioniera dell’ideologia, non è altro che autodifesa, perorazione in difesa di sistemi instaurati nel perdurare di secoli, di anni.
Essa parla soltanto del passato, ripete un discorso trito e ritrito che non insegna più nulla a nessuno e che continua a fraci credere che l’avvenire stia nel passato.
A questo stato di cose va attribuita l’indifferenza di molti giovani per la politica o per la religione. Loro invece sono portatori di una promessa, di un avvenire che nessuno dei nostri linguaggi tradizionali può celebrare con rituali invecchiati. [...]
C’è tutto da temere da una società che non si fida dei suoi giovani: eppure è così, da troppi anni, nel nostro Occidente.
Le risposte invecchiate, gli argomenti logori di età svanite, le prove accumulate nel passato non placheranno mai l’angoscia suscitata da domande nuove. È la vita stessa che le pone; e la vita si rinnova ogni giorno come il sole ad ogni aurora. [...]
Bisogna liberare la Parola, bisogna liberare ogni parola. Il vino nuovo è già pronto, giovane e forte, per far scoppiare gli otri vecchi. La speranza balzerà fuori e spiccherà il volo. [...]
La politica ha perduto quello sguardo libero che consentirebbe una lettura profetica della Storia. [...] Ha smarrito la dimensione dell’Uomo, il suo potere creatore, la sua vocazione che è prima di tutto di riunire gli uomini offrendo loro una speranza che sia più grande di loro. […] Ci vorrebbero profeti […]

Jacques Leclercq,
Debout sur le soleil, Paris, Seuil 1980


lunedì 1 dicembre 2008

Storiella: 'Vita di Merlo'

Questo lunedì vi proponiamo questa storiella scritta da Boris:

Storiella 'Vita di Merlo':



Che vi viene in mente?